Distorsione alla caviglia: la storta

La distorsione alla caviglia è tra i traumi muscolo-scheletrici più diffuso, infatti si calcola che solo in Italia avvengano circa 5.000 casi di traumi alla caviglia ogni giorno.
La caviglia è l’articolazione che unisce il piede alla gamba ed è formata da tre ossa:la tibia, il perone e l'astragalo.

La causa tipica della distorsione alla caviglia è un movimento, realizzato in malo modo, di eversione o inversione o entrambi, cioè una rotazione eccessiva interna o esterna della pianta del piede o in entrambe le direzioni.
La maggior parte delle storte alle caviglie negli uomini avviene durante lo svolgimento di attività fisiche come calcio, calcetto, basket, palla-volo, e nelle donne durante attività ricreative, ad esempio quando durante una camminata capita di mettere un piede in fallo a causa di un terreno sconnesso. Esistono diverse tipologie di distorsione alla caviglia:
1)    di primo grado: quando la distorsione alla caviglia non comporta nessuna rottura, ma solamente uno stiramento. Questa appare con un rigonfiamento della parte interessata che assume anche un colore rosso causato da un versamento emorragico sottocutaneo e dolorabilità.
2)    di secondo grado: con questa storta avviene una rottura parziale del legamento peroneo-astragalico: è una storta alla caviglia che si manifesta sempre con ecchimosi , dolorabilità della parte e rigonfiamento (che generalmente appare dopo qualche minuti dall’avvenimento del trauma), ma al contrario di quella di primo grado procura anche instabilità nella deambulazione.
3)    di terzo grado: quando la storta alla caviglia causa una rottura completa dei legamenti, spesso accompagnata da perdita di sangue interna, gonfiore, completa instabilità e dolore molto intenso.
Trattamento
Se supponete che sia avvenuta una distorsione alla caviglia di terzo grado è indispensabile recarsi al pronto soccorso e sottoporsi ai dovuti accertamenti (tac, risonanza magnetica, artografia). E se i referti daranno esito positivo per curare la distorsione al paziente verrà ingessata la gamba o addirittura dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico a seconda della gravità della rottura dei legamenti.
Nelle distorsioni di primo e di secondo grado la prima cosa da fare è applicare del ghiaccio sulla caviglia per evitare che si continui a gonfiare e applicare una fasciatura per immobilizzare la parte lesa. Questo bendaggio non deve essere eccessivamente stretto e a forma di L, in modo che la caviglia venga tenuta dritta. Nei giorni seguenti all’incidente la terapia da seguire è quella di riposarsi, tenere la caviglia sollevata per favorire il riassorbimento dell’edema e continuare con le applicazioni di ghiaccio per 36 ore.
Se dopo un paio di giorni dalla storta il dolore non diminuisce è meglio recarsi dal medico per verificare che non sia avvenuta una distorsione di tipo due. In questo caso verrà applicata alla caviglia una fasciatura rigida con prescrizione di anti-infiammatori e analgesici.

Fisioterapia
Spesso dopo la distorsione alla caviglia, soprattutto se secondo e terzo grado, non è sufficiente eliminare i sintomi di dolore o sottoporsi all’intervento, ma bisogna anche iniziare a seguire un processo di riabilitazione dell’arto. Questo consiste in alcune sedute di fisioterapia per evitare delle recidive.
La rieducazione post distorsione viene chiamata Propriocettiva e consiste nell’eseguire degli esercizi tramite l’utilizzo di strumenti come tavolette instabili o cuscini morbidi per migliorare il nostro equilibrio sia in situazioni di stasi che di dinamica.
Spesso successivamente alla Riabilitazione Propriocettiva si procede con altre generi di esercizi per rinforzare i muscoli della caviglia e recuperare la completa capacità di articolazione dopo la distorsione, esse consistono in terapie manuali, nell’utilizzo di alcuni strumenti e nell’elettroterapia.


Approfondimenti
Storta alla caviglia
Fisioterapia post-storta alla caviglia