Perché a volte sembra così difficile essere felici?
Essere felici è un lavoro che va fatto giorno per giorno, una scelta che decidiamo di prendere ogni giorno della nostra vita. Ovviamente da qualche parte si dovrà pur cominciare a lavorare! Ecco quindi alcuni consigli e dati che vi porteranno a “praticare” la felicità.
- Prima scegliere di essere felice, poi pensare a come essere felice
La vita è troppo breve per sedersi ad aspettare ingenuamente il momento perfetto, a pensare che la felicità ci cada dal cielo sotto forma di denaro, opportunità, o di una persona speciale.
Semplicemente, abbracciando QUEL momento, troviamo la forza di iniziare ad essere felici. Ma la felicità è qualcosa di più lungo e duraturo, è un profondo cammino, ed è molto più gratificante. Essere felici è una decisione quotidiana, come una qualsiasi altra abitudine che avete imparato ad interiorizzare e che richiede un impegno costante.
Quindi prima mettete l’intenzione ad essere disposti a fare un passo fuori dalla vostra zona di comfort, a lasciare le vecchie abitudini e i pensieri negativi e dopo fate quei cambiamenti semplici che vi consentiranno di diventare una persona più felice ogni giorno.
- Smettere di cercare la felicità e iniziare a viverla
Uno studio della dottoressa June Gruber, psicologa di Yale, ha constatato che chi cerca costantemente la felicità vive spesso stati d’ansia. Questo accade quando le persone alla continua ricerca della felicità non sanno come affrontare la frustrazione di risultati che non vengono visualizzati in modo tempestivo.
La verità è che la felicità non è il risultato di una serie di azioni, ma di un cambiamento di stile di vita che non sempre si ottiene “schioccando magicamente le dita”.
- Cambiare il paradigma: il successo NON porta la felicità
Questo riguarda tutti noi perché è il paradigma sul quale la società ancora si basa. La pressione culturale e sociale ci ha portato a credere che un titolo, un lavoro, una posizione importante nella società, uno stipendio “importante” alla fine del mese, un progetto di successo, sono cose che ci portano la felicità. Ciò che è sbagliato è basare la nostra vita su queste cose troppo temporanee e volatili per essere il nostro unico scopo. Si può ottenere di più, molto di più di quanto si immagina, se si capovolge il pensiero comune in questo modo: “Il successo non è la chiave della felicità. La felicità è la chiave del successo. Se ami quello che stai facendo avrai successo”. Del resto lo diceva Albert Schweitzer.
- Circondarsi di persone positive
La felicità è come una malattia o un virus: quando siamo circondati da persone positive, riconoscenti, entusiaste, noi “catturiamo” la loro energia.
Uno studio del BMJ Group ha portato alla conclusione che la felicità della gente dipende in gran parte dalla felicità delle persone a loro connesse e che può anche essere un fenomeno collettivo.
Ecco perché bisogna saper scegliere le persone di cui ci si vuole circondare, dato che le influenze positive sono importanti tanto quanto quelle negative. Non avete mai notato quanto è faticoso stare assieme a persone che si lamentano tutto il tempo, o che sono semplicemente insoddisfatte delle loro vite?
- Vivere il momento
“La vera felicità è...godersi il presente, senza alcuna ansia del futuro”. Lo diceva Seneca e lo conferma uno studio pubblicato su Sciencemag, che spiega che il 47% delle persone trascorrono il loro tempo divagando sul passato e perdendo tempo nel presente. Questo è l’atteggiamento che poi ci fa dire: “Come è già Natale? Come ha fatto quest’anno a passare così velocemente?”. Uno dei fattori più importanti per essere felici è concentrarsi sull’oggi, essere consapevoli di ciò che ci circonda e di ogni sentimento che proviamo. Il passato è finito, non abbiamo più il controllo su ieri, figuriamoci sul domani!
- Fare esercizio fisico
Essere fisicamente attivi per tutta la giornata, cambia la giornata. Se vi sentite stanchi, vi sentirete più energici, se siete preoccupati, vi sentirete meno stressati, se non siete soddisfatti del vostro corpo, vi piacerà di più. Anche se soffrite di insonnia, sarete in grado di rilassarvi e dormire un po'. Queste semplici cose portano ad essere di umore migliore.
L'esercizio fisico può anche lavorare in modi molto potenti ed essere usato per calmare i disturbi d'ansia. Uno studio condotto da Daniel Lenders, dell’Arizona State University, suggerisce che l'esercizio fisico funzioni meglio del rilassamento, della meditazione e della musicoterapia per chi soffre di episodi d’ansia.
Un altro studio ha dimostrato che le persone con disturbi depressivi a cui sono stati tolti i farmaci e sostituiti con una routine di esercizi, in seguito hanno mostrato elevati tassi di recupero e, soprattutto, tassi di recidiva bassi rispetto a quelli che hanno continuato il trattamento con un solo farmaco.
- Essere grati
È importante non solo ringraziare altre persone, ma la vita, l'universo, o qualsiasi Dio in cui si crede. Esprimere gratitudine è un modo per essere concentrati sul presente, è un atto che si svolge nel momento e vi permette di vivere la vita nella società. Dicendo grazie la vostra coscienza deve essere consapevole di ciascuna delle cose che stanno accadendo a voi e di quello che avete.
Molti studi hanno confermato il grande impatto che la gratitudine ha sul nostro benessere emotivo. Il Journal of Happiness Studies ha esaminato gli effetti della scrittura di lettere di ringraziamento. Questo studio coinvolgeva 219 persone, a cui era stato chiesto di scrivere una lettera di ringraziamento la settimana per tre settimane. I risultati hanno rilevato che essere consapevolmente concentrati su quello per cui dobbiamo essere grati ha un impatto positivo a livello emotivo e interpersonale e aumenta i livelli di soddisfazione, diminuendo i sintomi depressivi.
- Dedicare il proprio tempo ad aiutare altre persone
Troppo spesso siamo così concentrati sulle nostre faccende, le nostre preoccupazioni, che sembra che non abbiamo avuto tempo per nient’altro. Ma a quanto pare quando dedichiamo un paio di ore al giorno alle altre persone la nostra percezione del tempo diventa maggiore. Cassie Mogilner, che studia la felicità ed è specializzata nella gestione del tempo alla Wharton School, è giunta alla conclusione che: “Dare il proprio tempo agli altri può farci sente di aver sprecato meno tempo e addirittura di avere più tempo libero per noi stessi”.
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