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Definizioni sbagliate potrebbero allargare lo spettro dei problemi mentali?La diagnosi di problemi mentali è sempre stata controversa, secondo gli esperti. Tuttavia non sono in pochi a essere preoccupati che un nuovo progetto del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali possa tradursi per chiunque in una errata diagnosi di disturbo mentale.
Tale Manuale è pubblicato dalla American Psychiatric Association ed è un libro usato a livello mondiale come basi per la diagnosi, la ricerca e la formazione medica dei problemi mentali. Nella sua quinta e prossima edizione il Manuale conterrà una serie di nuove voci di problemi mentali, come depressione mista ad ansia, sindrome da rischio di psicosi e disturbi di regolazione dell'umore. Secondo alcuni psichiatri che hanno espresso il loro parere in uno speciale della rivista Journal of Mental Health , il pericolo dell'inserimento di nuove voci su problemi mentali non propriamente definiti potrebbe avere enormi complicazioni. Come, principalmente, il rischio di valutare come disordine psichiatrico una condizione che invece è più vicina a una semplice reazione da stress. Si creerebbe quindi una sorta di sovradiagnosi o di eccesso di diagnosi dei problemi mentali. In particolare nella mente dei pazienti adolescenti, che si sentirebbero bollati da certe terminologie, con conseguenze dannose sul loro sereno sviluppo mentale. La sindrome di psicosi, dicono alcuni, è una definizione molto ambigua, che comprende non solo la possibilità di aver sviluppato una psicosi, ma anche il rischio di poterla sviluppare o la paura di poterla sviluppare. E c'è una differenza enorme tra avere una patologia psichiatrica e aver timore che questa si avveri. Insomma, laddove i problemi mentali sono solo potenziali, perché includerli in definizioni più allargate e proprio per questo più ambigue. Dire a un giovane che è a rischio di sviluppare certi problemi mentali non significa nulla, ma potrebbe portare, per paradosso, a creare un ingigantimento dei sintomi del paziente, che si sentirebbe condannato anche se sano. Per non parlare dell'aspetto finanziario della faccenda: se si allarga in modo non appropriato lo spettro dei problemi mentali patologici, questo farà sì che psichiatri e psicologi che lavorano nel privato possano avere più pazienti; ma che porterebbe magigori disagi ai centri pubblici e agli ospedali, dove le cure e i fondi sono razionalizzati per chi ne ha davvero bisogno.
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