Sei in Psicologia » psicologia » Disturbo di panico: cos'č
|
Il disturbo di panico o disturbo da attacchi di panico (DAP)Che cos'è il disturbo di panico? Qual è il confine che esiste tra una persona che soffre di panico per la prima volta e una persona affetta da disturbo di panico? Di questo problema, anche definito DAP (disturbo da attacchi di panico), il dottor Claudio Bonipozzi, Medico Psicoterapeuta ed Esperto in Medicina Psicosomatica, ci illustra come comportarsi se e quando se ne soffre.
Il panico è un’intensa manifestazione ansiosa caratterizzata da episodi della durata di 5 – 20 minuti di estrema apprensione e forte malessere psicosomatico per paure irrazionali (ansia anticipatoria).
I sintomi di un attacco sono: senso di soffocamento e di costrizione allo sterno, iperventilazione, movimenti oscillatori, nausea, palpitazioni, sudorazione (iperidrosi), tremori, i muscoli della gola si contraggono, brividi o vampate di calore, formicolio degli arti, vertigini, senso di instabilità e terrore di svenire, paura di perdere il controllo (depersonalizzazione, derealizzazione). Il sintomo peggiore del disturbo di panico è comunque l’opprimente e devastante sensazione che stia per succedere qualcosa di terribile (arresto cardiaco, impazzire). Gli attacchi da disturbo di panico portano spesso all’agorafobia, che consiste nel temere o nell’evitare i luoghi o le situazioni da cui può essere difficile scappare oppure dove non è facile ricevere soccorso, se necessario. Per la maggior parte delle persone che soffrono di disturbo di panico questo sentimento di estrema paura non è collegato a qualcosa di specifico e reale. Inizialmente gli attacchi da disturbo di panico sono inaspettati, man mano che passa il tempo possono prima o nel momento in cui si affronta un oggetto o una situazione che provoca ansia. Se una persona, ad esempio, è stata colpita da un attacco di panico mentre era alla guida della sua auto o mentre si trovava in un luogo affollato, in futuro basterà una situazione simile per scatenare gli attacchi. La cosa più drammatica del disturbo di panico, al di là del disagio psicofisico, è che queste persone per il loro malessere invalidante possono perdere il lavoro e isolarsi dalla società, sviluppando in tal modo una profonda dipendenza dal partner o da un genitore. Alcuni, se non aiutati adeguatamente, cercano sollievo al terrore del disturbo di panico rifugiandosi nell’alcol o nelle droghe.
COSA FARE Alla larga inoltre dai moralisti (non preoccuparti tanto passerà… non è niente… ti comporti proprio come un bambino, ecc.) in quanto si sa perfettamente che quando si suggerisce a qualcuno di smetterla di preoccuparsi si sente ancora peggio perché questi suggerimenti non fanno altro che aggiungere accuse e sensi di colpa ad una situazione gia molto precaria ed infelice, una condizione che si vorrebbe con tutta la forza cambiare se soltanto si sapesse come farlo. E’ come imporre di non tossire a chi soffre di bronchite!
Articolo a cura del dott. Claudio Bonipozzi
Per contatti: Tel 0532/329012 Altri link utili sul DAP:
Video Rai sugli attacchi di panico
|