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Il mutismo selettivo e come diagnosticarloIl mutismo selettivo è un disturbo infantile dalla componente ansiosa, che caratterizza il bambino che in alcune circostanze (ecco perchè si definisce mutismo selettivo) non riesce a parlare.
Non si tratta quindi di un disturbo che deriva da un ritardo, ma dalla scelta di parlare/non parlare in determinate situazioni. Nel mutismo selettivo, il bambino può parlare a casa mentre può non parlare per niente a scuola. In genere il mutismo selettivo si manifesta nei primi anni di età e nasce probabilmente da un rifiuto del bambino di voler parlare per timidezza o ritrosia, voglia di starsene per conto suo o altre forme di disagio sociale. Possiamo quindi dire che il mutismo selettivo è una forma di disagio verbale nei bambini spesso scambiato per pura timidezza. Analogalmente il mutismo selettivo può essere scambiato per una forma di disagio o timidezza anche a scuola e in altri ambiti sociali ed è solo il fatto che il fenomeno si ripeta e persista nel tempo a far pensare a un disturbo psicologico. A quel punto, quando cioè il mutismo selettivo dura da molto tempo, diventa difficile per il terapeuta riuscire ad arrivare a una gestione rapida del problema. Inoltre, dato che si verifica di rado, il mutismo selettivo non è ben riconosciuto neanche dagli adulti. In realtà esistono dei criteri che permettono di diagnosticare il mutismo selettivo nei bambini. Il bambino non parla in determinati luoghi, come la scuola o altre situazioni sociali. Il bambino parla normalmente nelle situazioni in cui si trova a suo agio, come a casa. L'incapacità del bambino di parlare interferisce con la sua capacità di "funzionare" nel contesto scolastico e/o nelle situazioni sociali. Il mutismo dura da almeno un mese. Non sono presenti disturbi della comunicazione (come la balbuzie) e altri disturbi mentali (come autismo, schizofrenia, ritardo mentale).
Ci sono delle associazioni e dei siti che parlano approfonditamente del mutismo selettivo.
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