Paura di... 

Paura, quella conosciuta...e anche troppo! La vita frenetica, lo stress, le prove che la vita ci nasconde dietro ogni angolo, l'inconsapevolezza dell'ignoto, tutto intorno a noi ci suggerisce di avere paura e più le situazioni sono sconosciute più alimentiamo paure più o meno reali e giustificate. Anzi, nella nostra società sono sempre più in voga le paure inconsce, non spiegabili e legate ad aspetti mentali che quelle realmente esistenti. Come comportarsi dunque?

La paura è originariamente una reazione istintiva ad un pericolo o ad una situazione potenzialmente letale per l'uomo. Avere paura ci impedisce di correre inutili rischi ed evitare di causarci danni. Ma oggi, cos'è la paura? La paura è un'emozione che appartiene all'uomo e a tutti gli atri animali. Ma, a differenza degli animali, per l'uomo la paura riveste un valore ambivalente, oscilla tra istinto ed elaborazione culturale e si colloca nel cuore della nostra vita psichica divenendo un determinante fattore di crescita o d'involuzione. Una cosa che ci contraddistingue è la capacità di dare un nome alla paura: paura di crescere, paura di amare, paura del futuro, paura del nulla, paura del prossimo, paura di noi stessi. Sarà anche una grande capacità astrattiva, ma che prigione! E di conseguenza la necessità di imparare a non aver paura. Se vuoi saperne di più leggi cos'è la paura.

La paura di amare è uno dei tanti controsensi della nostra cultura. Come si può temere qualcosa che potenzialmente può solo farci bene? Normalmente la paura d'amare deriva dal consolidarsi di punti di vista, pensieri e atteggiamenti di esperienze negative passate. Per questo la paura si dimostra come difesa di fronte ad una sofferenza preannunciata. Ma la paura del cuore si dimostra anche come il non voler farsi vedere debole e vulnerabile dall'altro. Una forma di autodifesa. La paura d'amare si può anche dimostrare come vera e propria patologia, nota agli psicologi come Philofobia. Per saperne di più leggi come guarire dalla Philofobia.

Un'altra moderna paura che si sta facilmente diffondendo è la paura del lavoro, o meglio, di non trovare lavoro! Questo tipo di timore nasconde una serie di atteggiamenti di sfiducia, inconsapevolezza ed inadeguatezze che ci portano a dimostrare il peggio delle nostre capacità proprio quando non dovremmo. Di fronte ad un colloquio infatti, magari dopo una serie di fallimentari esperienze, il nostro atteggiamento sarà quello tipico di un cucciolo di fronte ad un feroce e affamato felino. Quanto di più negativo, per noi! L'atteggiamento giusto per liberarsi da queste ansie è quello di guardarle in faccia, riconoscerle e analizzarle. Se vuoi saperne di più leggi come guarire dalla paura del lavoro.

Alla luce di ciò la paura della morte e delle malattie sembra essere molto più razionale e giustificata. Circondati da mille pericoli, infezioni e microrganismi resistenti, basta uscire di casa per rischiare che sia l'ultima volta. E pure basterebbe riflettere sul fatto che prima o poi tutti dovremo morire per poter vivere con un po' più di fatalismo. Ma la paura di morire e delle malattie può essere patologica e più nota come ipocondria. Se vuoi saperne di più leggi come guarire dall'ipocondria.