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Cibo in scatola: possibile tossicità?L'avvelenamento da cibo in scatola è possibile, per cause che non siano l'avaria di quest'ultimo, come nel caso del botulismo? Sembrerebbe di sì,e indovinate un po' a causa di cosa? Dei contenitori. O per meglio dire, del bisfenolo A presente nei contenitori di latta e plastica del cibo in scatola. E' quanto suggerisce un piccolo e insidiosissimo studio.
In attesa di una legge comunitaria sulla sicurezza alimentare del cibo industriale (e non solo del cibo in scatola) e sulla tutela dei consumatori contro le corporation dell'industria alimentare, uno studio americano ha ispezionato il livello di bisfenolo A contenuto nel cibo in scatola delle maggiori marche, quelle, per intenderci, che arrivano anche nelle tavole degli italiani. Il bisfenolo A, conosciuto anche in BPA, è ampiamente usato nell'industria plastica e come rivestimento per le lattine di tutto il cibo in scatola, dalla zuppa alla frutta alle sardine. Il bisfenolo A è stata oggetto di un intenso controllo in questi ultimi anni e di numerosi studi perché, oltre a essere utilizzato per il cibo in conserva, è stato classificato come un perturbatore endocrino, un fattore di rischio per sindromi metaboliche e dello sviluppo, oltre a gravi problemi gastrointestinali e neoplasie. Tanto che negli ultimi tempi si parlava di limitare l'uso del bisfenolo A nelle lattine destinate ai bambini e nei biberon, a causa del pericolo dei danni che poteva arrecare nei neonati. Ma lo studio americano, che ha preso il via dallo stato del Winsconsin, ha affermato che questa sostanza chimica ci può avvelenare ogni giorno proprio grazie al cibo in scatola: pensate ai fagioli in scatola o semplicemente al tonno! E pensate non solo al cibo in scatola, ma anche alle bibite in lattina. Il bisfenolo A nell'industria del cibo in scatola (in lattina, in contenitori di plastica) e delle bevande in lattina si usa infatti da ben trent'anni! E così, lo studio ha analizzato una cinquantina di lattine appartenenti alle maggiori marche, scoprendo che il cibo in scatola era contaminato da tracce di bisfenolo A: il più alto livello è stato riscontrato in un barattolo di fagiolini della Del Monte. Tanto che i ricercatori, in attesa che il Bisfenolo A sia vietato nell'industria alimentare (in America, sì, e in Italia?) hanno consigliato ai consumatori di cibo in scatola di preferire le confezioni sotto vetro: legumi sotto vetro, frutta sotto vetro, tonno sotto vetro e bibite... bibite in confezioni di vetro sono rare, specialmente in formati da litro, ma in giro si possono già trovare, oltre ai cartoni in tetrapak, le confezioni da bibita per frullati e spremute in vetro come una comune birra. In attesa che anche in Europa le ricerche sul bisfenolo A confermino le conclusioni dello studio americano e una maggiore tutela ai consumatori del cibo in scatola sia messa a norma anche da noi, meglio lavare sotto l'acqua corrente (quando si può) la frutta e i legumi comprati nelle lattine e preferire vetro e cartone in tetrapak ad altri packaging. Link utili: Bisfenolo A, le risposte del Ministero Confermata la tossicità del Bisfenolo A
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