Le reazioni avverse a cosmetici e  farmaci sono un fenomeno sempre più diffuso. Secondo la definizione fornita dall’Oms, una reazione avversa ad un farmaco è la risposta, “nociva e non voluta”, all’assunzione di un medicinale.
Allo stesso modo, anche i cosmetici possono indurre effetti collaterali. In entrambi i casi, il sistema immunitario risponde con reazioni più o meno gravi (irritazioni della pelle, eritemi, shock anafilattico). Il fenomeno si verifica perché il paziente è ignaro di essere allergico alle sostanze contenute in uno specifico prodotto.
Un team di studiosi britannici ha messo a punto Skimune, un test cutaneo che predice se un farmaco o un cosmetico, in virtù della loro composizione, possono provocare reazioni allergiche.
L’importanza di questa acquisizione della ricerca è comprensibile anche alla luce del divieto, posto dallo scorso marzo nell’Unione Europea, di testare i prodotti cosmetici su cavie animali.
L’efficacia ed affidabilità del test è dovuta all’utilizzazione di cellule del sistema immunitario e della cute umana.
Come la sperimentazione del test in molte aziende farmaceutiche ha dimostrato, esso permette di ottenere in sole due settimane dati attendibili riguardanti la possibile risposta del sistema immunitario all’uso di determinati prodotti.

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