Mangiare la verdura fa bene, sì, ma quale verdura?
A volte in fatto di frutta e verdura scegliamo meccanicamente cosa
mangiare, senza far caso invece, che come suggerisce un curiosissimo
studio, mangiare la verdura e la frutta fa bene, sì, ma dipende da cosa
mettiamo sul piatto. Possibile? Possibilissimo, secondo la ricerca, che
ha spiegato che i vegetali non fanno tutti bene allo stesso modo, e che
per alcuni di essi, anzi per ben cinque varietà esistono delle
"alternative migliori" per la nostra salute.
Sappiamo infatti che gli esperti raccomandano cinque porzioni al giorno di frutta e verdura per una dieta sana. Questo perché mangiare la verdura e la frutta ci fa bene: i vegetali sono noti per contenere i
"fitonutrienti", ovvero delle sostanze chimiche in grado di proteggere il cuore e le
arterie e in grado, anche se alcuni studi su questo punto sono scettici, di ridurre i rischi del cancro. Ma la varietà più popolare di un vegetale può
non essere quella migliore, secondo un gruppo di ricercatori statunitensi.
I quali hanno analizzato i dati degli studi in fatto di alimentazione per esaminare le fonti di
fitonutrienti per ciascun tipo di vegetale.
Scoprendo che su 10 dei 14 fitonutrienti studiati, un unico vegetale fungeva da solo a colmare i due terzi o più delle porzioni di frutta e verdura raccomandate.
Le
fonti alimentari più diffuse e comprate per cinque fitonutrienti sono infatti: le carote (beta-carotene), le arance o il succo d'arancia
(beta-criptoxantina), gli spinaci (luteina / zeaxantina), le fragole (acido
ellagico) e la senape (isotiocianati).
Tuttavia, per ognuno di questi fitonutrienti vi era un alimento migliore a disposizione, ovvero un alimento che li conteneva in maggiore quantità.
E così si è scoperto che le patate dolci contengono quasi il doppio del
beta-carotene presente nelle carote, che la papaya ha 15 volte più beta-criptoxantina delle
arance), che i cavoli hanno tre volte di più luteina e zeaxantina degli spinaci,
che il lampone ha tre volte di più l'acido ellagico delle fragole, e che una piccola manciata di crescione, un vegetale piuttosto sottovalutato, contiene quattro volte di più l'isotiocianato di una manciata di senape.
Keith Randolph, stratega della tecnologia per l'azienda
supplemento Nutrilite, a capo della ricerca, ha dichiarato: "Questi dati sottolineano
l'importanza non solo della quantità, ma anche l'impatto significativo
della qualità e della varietà che frutta e verdura hanno sulla nostra salute.". Il che vale a dire che mangiare frutta e verdura fa bene, ma è anche importante variare e non limitare la dieta alle solite cose, anche se parliamo di vegetali.
I risultati sono stati presentati alla conferenza dell'Experimental Biology 2010 di Anaheim, in California.
Link utili:
Mangiare la verdura alternata
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