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Indicazioni utili per scegliere un'acqua di qualità
L’acqua è indispensabile per la salute e il benessere del nostro organismo in quanto presiede e importanti processi fisiologici e aiuta a prevenire alcune patologie.
L’acqua e l’equilibro idrico L’acqua è un elemento essenziale ed indispensabile per la nostra salute: contribuisce al corretto svolgimento dei processi fisiologici che avvengono nel nostro organismo, come il meccanismo della digestione e dell’assorbimento e utilizzazione dei nutrienti. Inoltre essa concorre alla regolazione della temperatura corporea, e stimola la diuresi e lo smaltimento di sostanze di scarto e liquidi in eccesso. Assumere il giusto quantitativo di acqua aiuta a prevenire alcune forme di tumore, come quello al colon, patologie cardiovascolari, stitichezza e, specialmente in estate, la disidratazione. E’ importante ricordare che l’acqua costituisce circa il 70% del peso corporeo di un adulto e il 60% di quello del bambino. Nell’arco della giornata, la concentrazione di acqua nell’organismo varia; la quantità di acqua che viene eliminata quotidianamente dall’organismo attraverso la respirazione, la sudorazione, le urine e le feci equivale a circa 2-2.5 litri. Reintegrare l'acqua eliminata dall’organismo attraverso i processi vitali è importante per mantenere un equilibrio idrico, ovvero un adeguato rapporto tra le “uscite” e le “entrate” di acqua. Un’ acqua di qualità è quella che possiede le caratteristiche necessarie per contribuire al mantenimento di questo equilibrio e allo svolgimento dei principali processi fisiologici. E’ quindi importante scegliere, tra le tante varietà di acque, quella che, in virtù delle sue proprietà, soddisfa al meglio le esigenze che ciascun individuo puo’ avere in determinate fasi della propria vita o in concomitanza con particolari patologie. Acqua minerale e acqua potabile E’ innanzitutto importante distinguere tra acqua potabile e acqua minerale. L’acqua potabile è definita tale quando risulta inodore, insapore, inodore, limpida e incolore. Secondo le direttive CEE, la quantità di sali contenuta non deve superare 1,5 grammi per lt. Inoltre non devono essere presenti batteri o sostanze tossiche.
Secondo il D.L.25/02/92 n°105 sono riconosciute come “minerali” le acque che possiedono “caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute”.
L’acqua minerale è un’acqua potabile che non ha subito trattamenti chimici; la sua composizione dopo l’imbottigliamento è rimasta quindi inalterata rispetto all’acqua di sorgente. L’acqua minerale è infatti priva di batteri e di inquinanti. Essa contiene non solo sali minerali, ma anche oligoelementi, che ne determinano le particolari particolari virtù salutari. Tutte le acque potabili contengono sali minerali, ma la definizione “minerale” è riconosciuta dalle legge esclusivamente alle acque contenenti particolari sali minerali ed oligoelementi. Quale acqua bere: leggere l’etichetta Per scegliere l’acqua minerale più consona alle esigenze del proprio organismo è opportuno leggere con attenzione l’etichetta sulla bottiglia, una vera e propria carta d’identità dell’acqua che reca dati essenziali. Tra questi, il più importante è certamente il “residuo fisso”, ovvero il contenuto di sali minerali contenuti in un Lt d’acqua dopo l’evaporazione a 180°. La scala del RF va da <50 mg/l a >1500 mg/l. Più basso è l’RF, minore è il contenuto di sali minerali e maggiore la leggerezza dell’acqua. Un altro dato importante è rappresentato dal PH, che indica il grado di alcalinità e acidità dell’acqua. Se il PH è inferiore a 7 l’ acqua acida, se pari a 7 l’acqua è neutra, mentre se superiore a 7 l’acqua è alcalina. E’ consigliabile preferire acque acide in caso di problemi digestivi, e acque alcaline servono in caso di acidità dello stomaco. Le “sostanze disciolte” corrispondono ai sali minerali contenuti in un lt di acqua. I “nitrati”, ovvero le sostanze inquinanti, non devono superare 45 mg/lt negli adulti e i 10 mg/lt nei bambini. La dicitura “Microbiologicamente Pura” garantisce l’assenza di microrganismi pericolosi. Per quanto riguarda la data di scadenza, entro cui è consigliabile consumarla, è fissata indicativamente a un anno e mezzo, massimo due dalla data dell’imbottigliamento. Quale acqua bere: tipi di acqua in base al residuo fisso Le acque minerali sono classificate in base al RF in: -Minimamente mineralizzate: il residuo fisso è inferiore ai 50 mg per lt; sono acque “leggere” che favoriscono la diuresi e aiutano ad espellere calcoli renali di minime dimensioni. L’assunzione di questo tipo di acqua non è raccomandabile a giovani ed adolescenti, che hanno un alto fabbisogno di sali quali magnesio, calcio e fluoro. -Oligominerali: il contenuto di sali minerali non supera i 500 mg per lt. Si tratta di acque da tavola povere di sodio, che stimolano la diuresi e prevengono la formazione di calcoli renali. Sono inoltre particolarmente indicate in caso di ipertensione e disturbi dell'apparato digerente. In virtù dell’apporto di calcio che offrono, sono ideali per il bambino e il neonato. Più in particolare, quando il piccolo è allattato con latte artificiale, le acque oligominerali aiutano la ricostituzione del latte in polvere. -Minerali: il residuo fisso varia tra 500 e 1000 mg per lt. La percentuale di sali minerali è elevata; per questo devono essere alternate ad acqua oligominerale. Il loro consumo non deve comunque essere superiore ad 1 lt al giorno. -Ricche di sali minerali: il residuo fisso supera i 1500 mg per lt. Il quantitativo di sali minerali è molto elevato; per questo la loro assunzione ha uno scopo curativo e deve essere prescritta dal medico.
Quale acqua bere: tipi di acqua minerale in base alla composizione salina
In base alla quantità e al tipo di sali contenuti le acque sono distinte in: - Bicarbonate: il calcio contenuto è superiore a 600 mg/l. Questo tipo di acqua facilita la digestione se bevuta durante i pasti, mentre contrasta l’acidità se bevuta a digiuno. Inoltre l’acqua bicarbonata è indicata in caso di carenza epatica e cistite. L’acqua bicarbonata aiuta infine in caso di rigurgito del neonato. -Solfate: la quantità di solfati supera i 200 mg/l. Si tratta di un tipo di acqua che ha un effetto blandamente lassativo e indicata anche in caso di colite spastica. -Clorurate: il cloruro contenuto è superiore a 200 mg/l . Queste acque, ricche di sale, riequilibrano intestino, fegato e vie biliari. Sono sconsigliate in caso di ipertensione e problemi renali. -Calciche: il calcio supera i 150 mg/l. Aiuta a prevenire osteoporosi e ipertensione. -Magnesiache: il magnesio è al di sopra dei 50 mg/l. L’acqua magnesiaca è purgativa ed aiuta quindi in caso di stipsi cronica. Inoltre, favorendo la dilatazione arteriosa, aiuta nella prevenzione dell'arteriosclerosi. -Fluorate: il fluoro contenuto è al di sopra di 1mg/l. Sono particolarmente indicate per prevenire la carie nei bambini. -Ferruginose: il ferro contenuto supera 1mg/l . Sono indicate in caso di anemia mentre sono sconsigliate ai pazienti affetti da gastroduodenite. -Sodiche: il sodio supera i 200 mg/l. Sono acque che influenzano positivamente l'eccitabilità neuromuscolare e sono indicate in presenza di specifiche carenze. -Iposodiche: il quantitativo di sodio è inferiore a 20 mg/l ; per questo sono consigliate nelle diete povere di sodio. Quale acqua bere in menopausa |