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Il daltonismo: un mondo senza coloriIl daltonismo impedisce di distinguere i colori o uno dei colori primari, rosso, giallo, blu e verde. E' una patologia solitamente ereditaria e che colpisce più gli uomini che le donne. Non crea particolari problemi, ma può essere alla base di profondi disagi nella vita quotidiana. E' importante diagnosticarla nei bambini per evitare disagi psicologici più gravi in età adulta.
Avete problemi con i colori? Non riuscite a dare con certezza il nome al verde, rosso, blu e giallo? Oppure per voi il mondo è uno spettacolo in bianco e nero? Allora non c'è scampo, siete daltonici. Il daltonismo è un difetto visivo come la miopia o l'astigmatismo. Ma per questa alterata percezione dei colori non esistono cure vere e proprie. Il daltonismo di per sè non crea particolari problemi, se non degli evidenti disagi sociali e nella vita di tutti i giorni. Provate ad immaginare l'imbarazzo di un daltonico che guida, davanti alla paletta di un vigile: che fare, fermarsi o no? Il daltonismo è infatti uno dei limiti per il rilascio della patente di guida e comunque sottoposto a specifica valutazione medica. Anche se la legge non è molto chiara sul punto. Leggi cosa dice la legge sui requisiti di validità al rilascio della patente di guida. Il daltonismo non è un fenomeno univoco. Esistono diverse forme di errata percezione dei colori relativa a specifiche cromie non percepite e al livello di gravità della percezione scorretta. Infatti ci sono acromatopsia, protanopia, deuteranopia, tritanopia. Il daltonismo è il più delle volte un'alterazione ereditaria. Infatti per i meccanismi stessi della genetica sono gli uomini a soffrirne il più delle volte. Quando si parla di daltonismo si ha a che fare con una patologia che colpisce l'8% della popolazione mondiale e oltre due milioni di persone solo in Italia. Scopri come vedono i daltonici e l'origine genetica della patologia. È anche possibile diventare daltonici in seguito ad un danneggiamento della retina, del nervo ottico o di determinate aree della corteccia cerebrale. Diabete, glaucoma o l’ingiallimento del cristallino nell’età anziana può modificare nel tempo la percezione dei colori. Può manifestarsi solo in una parte del campo visivo e in alcuni casi è reversibile. Esistono dei test e delle prove della vista per verificare la percezione alterata dei colori. Il test di Hishihara si basa su un insieme di tavole formate da cerchi di colori diversi. Tra questi cerchietti è nascosto un numero di colore diverso. Se il soggetto scova i numeri tra i colori allora non ha difetti, se non riesce ad individuarlo allora non c'è speranza, è daltonico. Le tavole sono 38, contenute in un libro di pagine a sfondo nero e ci sono percorsi specifici per diagnosticare il difetto anche nei bimbi. Nell'infanzia il daltonismo crea un particolare svantaggio, specialmente nell'apprendimento e può condurre ad un complesso d'inferiorita. Uno dei primi campanelli d'allarme per i genitori dei bimbi daltonici si possono individuare nei disegni. Quante volte si notano disegni dove l'erba è rossa e i tetti verdi. Se non valutata con serietà la patologia può essere solo la causa di brutti voti, l'inizio di un disagio psicologico e il limite per il successo scolastico. I test per il daltonismo si fanno dal medico ma on line è possibile vedere e sperimentare le tavole di Hishihara. Anche se non esistono cure per il daltonismo congenito, con apposite lenti e un software è possibile migliorare la percezione dei colori e rendere la vita dei daltonici un po' meno dura. Le lenti correttive per il daltonismo si prefiggono di migliorare la percezione del colore generale, rendere i colori limpidi, migliorare la capacità percettiva delle sfumature e di nominare correttamente i colori. |