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Una terapia per ridurre il rischio influenza
Le infezioni tipiche della stagione influenzale arrivano dai virus respiratori. Combatterli prima che attacchino il nostro organismo causando i tipici disturbi influenzali è possibile rafforzando il nostro sistema immunitario. L'immunomodulatore ribosomiale è la soluzione preventiva per ridurre del 50 per cento il rischio di contrarre influenze e reagire agli agenti infettivi.
L'influenza da oggi si combatte dall'interno. E con qualche mese di anticipo.
L'immunomodulatore ribosomiale promette di ridurre del 50 per cento le possibilità di contrarre l'influenza di stagione e ridurre di gran lunga gli effetti peggiori delle infezioni respiratorie. La funzione dell'immunomodulatore ribosomiale è quella di rafforzare in modo decisivo le difese immunitarie riducendo così le possibilità di contrarre le infezioni e di dover intervenire con medicinali ed antibiotici una volta conclamata l'influenza. Come dire, prevenirla è meglio che curarla. E' un farmaco a tutti gli effetti, non un rimedio naturale ed alternativo. Va prescritto da un medico e la terapia è semplice ed efficace se effettuata in modo scrupoloso e continuativo. Il farmaco è realizzato a partire dalle cellule batteriche più comunemente causa delle gravi infezioni respiratorie, e come un vaccino rende inattiva la carica infettiva dei microrganismi rendendo comunque valida ed efficace la risposta immunitaria del nostro organismo. Un ciclo di trattamento ha la capacità non solo di ridurre la frequenza delle infezioni, ma anche la comparsa degli effetti più gravi e duraturi come polmonite, infezioni di orecchio, naso e gola. Un aiuto soprattutto per prevenire l'aggravarsi dei sintomi nei bambini, con un sistema immunitario ancora impreparato. Dato ancora più incoraggiante, l'immunomodulatore ribosomiale migliorerebbe la risposta alla vaccinazione antinfluenzale aumentando la quantità degli anticorpi prodotti. Il farmaco è un facile aiuto contro le influenze, per saperne di più leggi le informazioni sulla sua terapia, effetti e l'importanza nella prevenzione delle malattie influenzali.
Analizzando con precisione la forma dei ribosomi a livello anatomico, l'inglese Venkatraman Ramakrishan e lo statunitense Thomas Steiz hanno meritato il premio Nobel per la chimica nel 2009.
Se vuoi saperne di più leggi i particolari della ricerca effettuata dai due scienziati.
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