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Bambini allergici al latte

L'allergia al latte interessa il 2,5% dei bambini a livello mondiale.

I Paesi ricchi sono i più colpiti dalle allergie alimentari, che registrano però un aumento anche nei Paesi in via di sviluppo.

Bambini sempre più allergici: è questo l'allarme lanciato dai pediatri di tutto il mondo nonché dalla World allergy organization, che su problema ha deciso di organizzare un incontro ad hoc.

In particolare l'allergia al latte nei bambini sarà oggetto di uno studio di ricerca e di un conseguente documento, ora solo abbozzato che verrà presentato nel 2010.

Il Dott. Giorgio Walter Canonica, presidente della World allergy organization, spiega che attorno all'allergia al latte vi è ancora troppa confusione, il che non aiuta.

Difficoltà di diagnosi, rari centri in grado di seguire l'iter diagnostico completo e, inoltre, manca uno standard univoco.

 

. Oggi la salute dei neonati non è adeguatamente tutelata, riflettono i due specialisti. Nel mondo, osserva Canonica, "l'iter diagnostico e i trattamenti terapeutici sono diversi e spesso insufficienti o errati". Il problema è che sul trattamento di questa allergia regna ancora la confusione, aggiunge Fiocchi: "In Italia sono pochi i centri che seguono l'iter diagnostico completo e l'esecuzione dei test non rispetta uno standard univoco. Per contro negli Stati Uniti ci sono bambini che vengono trattati per anni senza però aver mai ricevuto una diagnosi precisa". Si stima che un 5-7% di bimbi venga nutrito con latte speciale. "Un dato - commenta Fiocchi - che, confrontato con l'incidenza dell'allergia, appare esagerato. Notevoli differenze, prosegue, ci sono anche per quanto riguarda l'impiego dei sostituti del latte vaccino. "Negli Usa utilizziamo il latte di soia – chiarisce Sami L. Bahna, presidente eletto dell'American College of Allergy, Asthma Immunology – in Europa invece si usano di più gli idrolisati di latte, in Italia l'idrolisato di riso e in Arabia il latte di cammella". Differenze da non sottovalutare: "Se il bambino allergico al latte non ha un'alternativa valida e sicura, può andare incontro a gravi carenze nutrizionali", avverte l'esperto. L'allergia al latte, spiega Carlos E. Baena-Cagnani, allergologo dell'Università Cattolica di Córdoba (Argentina), "è particolarmente pericolosa in Paesi dove l'accesso ai suoi sostituti è meno facile, come l'America Latina e può ancora capitare di vedere casi di 'diarrea intrattabile' in cui la malattia non viene identificata per anni". Oggi, conclude Fiocchi, "sappiamo che la maggior parte dei bambini guarisce dall'allergia al latte, ma chi ci riesce prima ha un minor rischio di sviluppare asma. Questo è un aspetto di cui nelle linee guida si tiene conto. Per esempio sottolineando che l'allergia alle proteine del latte non deve essere sospettata solo davanti a reazioni gravi, ma anche quando un bambino ha diarrea frequente, eczema, scarsa crescita, asma persistente".

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