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Nei linfociti T la spia dell'artrite reumatoide
I ricercatori italiani dell'università Cattolica di Roma hanno dato vita ad un esame innovativo per individuare la malattia dell'artrite reumatoide prima che se ne presentino i sintomi attraverso uno screening dei linfociti T, legati allo sviluppo della patologia. L'artrite reumatoide, infatti, essendo una malattia auto-immune, è determinata da un attacco interno delle cellule del sistema immunitario. Dichiara il Prof. Francesco Ria, fra gli autori dello studio, ai microfoni Adnkronos: "Oggi non esiste un metodo per seguire i linfociti T nei pazienti, benché questi siano sempre stati ritenuti responsabili dell'insorgere della malattia. Ma a partire dallo studio dei topi, siamo arrivati a trovare il modo per seguire le cellule T responsabili dell'artrite reumatoide anche nell'uomo" Lo studio, ripreso dalla rivista Arthritis Research Therapy ha brevettato una tecnica innovativa, in attesa di un riconoscimento internazionale, volta a individuare tipi specifici di cellule T legate alla patologia a partire da un peptide presente nel collagene, proteina della cartilagine - la prima ad essere colpita dall'artrite -. Studiare questi linfociti T consentirà di attuare interventi preventivi mirati, di prevedere eventuali ricadute e di approntare per tempo una terapia, anche in considerazione del fatto che i danni più gravi e irreversibili dell'artrite reumatoide sono proprio quelli delle prime fasi.
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