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Ipertensione. Il tempo e l'età aggravano i sintomi

Freddo, vento e neve - le condizioni meteologiche che accompagnano l'inverno - non fanno di certo bene alla salute degli anziani. Problemi di ossa, reumatismi, influenze e polmoniti non sono però le uniche conseguenze del clima di questi giorni.

Secondo un recente studio USA effettuato da un'equipe di ricercatori dell'Institut National de la Santé et de la Récherche Médicale di Parigi il brutto tempo incide anche sulla pressione arteriosa, impennandola.

Il freddo e gli sbalzi di temperatura fanno salire la pressione e gli ipertesi di una certa eta' (gli anziani e gli over 65) sembrano essere i più sensibili al termometro.

Da una serie di misurazioni condotte nel 1999 e nei 2001 su un campione di 8800 ultra sessantacinquenni transalpini si sono potute verificare variazioni di pressione stagionali.
La pressione sistolica nei mesi invernali è risultata di 5 mm/Hg più alta che in estate; non solo, in inverno si è registrato il 33,4% dei picchi di pressione rispetto al 23,8% estivo.

Ancora non si conoscono le cause di tale effetto barometrico, ma, ipotizzano i ricercatori sulla rivista Archives of Internal Medicine : "La colpa potrebbe essere del sistema nervoso simpatico che viene 'iperattivato' dal freddo. Insieme al rilascio dell'ormone catecolamina, questa stimolazione potrebbe far alzare la pressione velocizzando il battito cardiaco del cuore, che si trova però a fare i conti con la scarsa risposta dei vasi sanguigni".

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