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La profilassi per la malariaLa malaria negli esseri umani è causata da una di quattro specie di protozoi, trasmesse dal morso di una zanzara femmina infetta. E' caratterizzata da febbre e sintomi simil-influenzali, inclusi brividi, mal di testa, dolori muscolari e la stanchezza, verificbili a intervalli. Può essere associata ad anemia e ittero, causare insufficienza renale, coma e morte. La stima del rischio di contrarre la malaria in viaggio varia notevolmente da un peese all'altro. Poiché nessun farmaco attualmente disponibile garantisce il 100% di protezione contro la malaria, la migliore profilassi antimalarica è evitare le punture di insetto.
Le zanzare che portano la malaria sono prevalentemente notturne, quindi la trasmissione avviene principalmente tra il tramonto e all'alba. L’OMS raccomanda di soggiornare in ambienti chiusi con aria condizionata, utilizzare zanzariere trattate con permetrina, così per l'abbigliamento (meglio coprirsi). Utilizzare insetticidi e repellenti adeguati negli interni e nelle zone notte.
La maggior parte dei farmaci antimalarici sono attivi nel sangue per eliminare i sintomi clinici inibendo lo sviluppo di parassiti nei globuli rossi.
Indipendentemente dalla durata del soggiorno in una zona malarica,
il trattamento dovrebbe essere preso da tutti i viaggiatori prima,
durante e dopo il soggiorno (per un ragionevole lasso di tempo). Tra questi la clorochina (nei paesi in cui la malaria è ancora clorochino-sensibile, come il Paraguay, il nord dell'Argentina, il Messico, Haiti, gran parte del Medio Oriente - meno Yemen, Oman e Arabia Saudita -, la Cina rurale - tranne Hainin e Yunnan -, la Repubblica Dominicana), oppure - se la malaria è clorochino-resistente - il Malarone, la meflochina e la doxociclina. Può comunque essere utile, al momento del rientro da un'area endemica di malaria, abbinare al trattamentouna profilassi aggiuntiva con il primachina fosfato. Tutti questi medicinali vanno assunti solo e soltanto sotto controllo medico, che ne valuterà indicazioni e controindicazioni.
A prescindere dall’assunzione di antimalarici, è bene rivolgersi al medico il più presto possibile se si sviluppa una febbre, durante il viaggio o successivamente ad esso. La malaria può essere fatale con un trattamento tardivo. Paesi a rischio malaria Africa (Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Rep. Centraficana, Ciad, Isole Comore e Mauritius*, Congo, Costa d'Avorio, Eritrea*, Etiopia*, Gabon, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinee, Kenia, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Rwanda, Sao Tomè e Principe, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sud Africa*, Sudan, Swaziland, Tanzania, Togo, Uganda, Zambia, Zimbabwe*); Americhe (Argentina*, Belize*, Bolivia*, Brasile, Colombia*, Costarica*, Equador*, El Salvador*, Guatemala*, Guyana, Haiti, Honduras*, Messico*, Nicaragua, Panama*, Paraguay*, Perù*, Repubblica Dominicana*, Suriname*, Venezuela*); Asia (Afghanista, Arabia Saudita*, Armenia, Azerbaigian*, Bangladesh*, Bhutan*, Cambogia*, Cina*, Corea del Sud e Nord*, Filippine*, Georgia*, India, Indonesia*, Iran*, Iraq*, Kirgizistan*, Laos*, Malaysia*, Myanmar*, Nepal*, Pakistan, Siria*, Sri Lanka, Tadzikistan, Thailandia*, Timor est, Turchia*, Turkmenistan*, Uzbekistan, Vietnam*, Yemen*); Oceania (Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Vanuatu)
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