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Una scoperta casuale
E' come quando si cerca disperatamente qualcosa che si è perso e si trova tutt'altro. Ma la scienza, si sa, si è spesso approfittata della fortuna e del caso. Come per l'ultima scoperta per la cura della calvizie. Lo studio pubblicato dalla rivista Plos One 1, non aveva intenzione di trovare la soluzione alla caduta dei capelli, ma piuttosto di limitare gli effetti dello stress sull'apparato gastrointestinale. Il team di Million Mulugeta, dell'università della California a Los Angeles (Ucla), stava testando su delle cavie gli effetti di una molecola chiamata astressina-B, ma i risultati ottenuti sono stati inaspettati e di tutt'altro genere: la sostanza infatti sarebbe ottima nel favorire la ricrescita della peluria nei topi. Topi nervosi, quindi, ma con una pelliccia folta da fare invidia! Questo, a detta degli studiosi, potrebbe aprire la strada a nuovi rimedi contro la caduta dei capelli nell'uomo: modulando i recettori degli ormoni dello stress si potrà contrastare la calvizie legata all'invecchiamento. Naturalmente i cicli di crescita dei capelli umani hanno qualche differenza con quelli dei topi. Ma "Gli effetti sull'uomo devono essere verificati - dice Million Mulugeta, coordinatore dello studio - ma abbiamo visto che gli stessi topi trattati con un farmaco usato nell'uomo per la perdita di capelli hanno avuto una ricrescita molto inferiore, il che ci fa ben sperare per le applicazioni future". |