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Le arterie e le principali patologie arteriose
Le arterie normalmente coinvolte in queste patologie sono le arterie coronariche (dando vita anche a gravi disagi cardiaci), quelle cerebrali, le arterie di arti inferiori e superiori: accade che esse vadano incontro a un progressivo restringimento (costrizione del calibro vasale) e indurimento (rigidità dei vasi arteriosi detta arteriosclerosi). Questo danneggiamento a livello arterioso è dovuto, come dicevamo, alla formazione di placche, causate da eccessi di grasso nel sangue (in particolare dall'aumento del colesterolo) in relazione a pressione alta arteriosa e vita sedentaria. Ma come si arriva, dall'avere troppo colesterolo cattivo nel sangue, alla formazione di placche sulle arterie e alla loro sclerosi? Una volta che il colesterolo circola in esubero nel sangue, esso penetra nell'endotelio e ostruisce le arterie: le pareti di quest'ultime diventano meno scorrevoli, dando vita ai primi problemi circolatori. L'organismo risponde attivando i globuli bianchi, che raccolgono colesterolo cattivo e si gonfiano, formando la placca aterosclerotica, anche detta ateroma. A quel punto, ecco che per colpa della placca aterosclerotica, nelle arterie si è creata un'ostruzione, contro cui "frenano" e si raccolgono accidentalmente cellule e altro materiale. Questo provoca a sua volta un ispessimento della placca aterosclerotica, che restringe lo spazio interno dell'arteria. La presenza di placche arteriosclerotiche porta alla formazione di coaguli di sangue, ovvero grumi che possono arrivare a bloccare l'arteria e causare infarto o ictus (trombosi). Ecco che si spiega l'ateriosclerosi, patolgoia infiammatoria delle arterie, e l'arteriosclerosi, irrigidimento delle stesse. Una volta che si formano delle placche aterosclerotiche iniziano i primi sintomi da ostruzione circolatoria: se all'inizio infatti arteriosclerosi e aterosclerosi sono pressocchè asintomatiche, sul lungo termine e nei pazienti over 50 (quando l'avanzare dell'età si ispessisce il tessuto arterioso) angina pectoris e cardiopatia coronarica sono i sintomi più diffusi, special modo in pazienti diabetici, ipertesi e in chi soffre di patologie metaboliche. Alla base di arteriosclerosi e aterosclerosi, quindi, c'è la formazione delle placche e la degenerazione delle arterie. Primo responsabile è la cattiva alimentazione: ipernutrizione in termini sia qualitativi che quantitativi, vita sedentaria (che favorisce i problemi circolatori) e ipertensione arteriosa, ma anche il fumo danneggia le arterie e infine l'alcol. Per combattere le patologie delle vie arteriose e mettere in sesto le arterie, la prima cosa da fare è cambiare stile di vita: riduzione di cibi grassi e condimenti dalla nostra tavola e un po' di movimento (passeggiate, corsa). Nei soggetti anziani l'arteriosclerosi è invece comune, a causa di quell'ispessimento del tessuto arterioso di cui s'accennava. Un consiglio per tutti è quello di mangiare meno carni rosse, formaggi stagionati, burro e olio dai condimenti e più verdura, frutta e legumi. Evitare di mangiare troppo salato ed evitare una dieta troppo ricca di carboidrati e zuccheri. I grassi totali non devono infatti superare il 30% delle nostre calorie. Articoli correlati: Cosa mangiare in caso di colesterolo alto Link utili: http://it.wikipedia.org/wiki/Aterosclerosi Aterosclerlosi e arteriosclerosi
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