La speranza in un trapianto

Molte donne per diversi motivi non possono realizzare il sogno della maternità. Il trapianto di utero potrebbe rappresentare una speranza. Il mondo scientifico e chirurgico ripone grandi speranze nelle nuove tecniche ma sono ancora pochi i casi concreti di trapianto di utero e tanti i dubbi etici che circondano questa nuova e delicata tecnica di trapianto.

Ci mancava solo l'utero. Le tecniche chirurgiche si sono talmente raffinate ed evolute da permettere di praticare trapianti e interventi anche molto difficili, in tutta sicurezza. Come nel caso del trapianto di utero. In realtà è forse ancora troppo presto per parlare di vittoria. Dal momento che in totale è stato praticato ufficialmente un solo trapianto di utero nel mondo. Dal 2002, infatti, anno in cui si è seriamente cominciato a parlare della possibilità di realizzare dei trapianti di utero, il particolare e difficile trapianto è stato realizzato in Arabia Saudita, su una donna di 26 anni, alla quale era stato tolto il suo organo riproduttivo 6 anni prima, in seguito ad un'emorragia post-parto. A donare l'organo fu una donna di 46 anni le cui condizioni mediche avevano richiesto l'isterectomia. Se però il primo tentativo si è concluso dopo 99 giorni a causa di una trombosi acuta, le speranze sono ora tutte riposte nel nuovo tentativo. Una mamma di 46 anni ha infatti deciso di donare il proprio utero alla figlia nata senza organi riproduttori.

Nell'ultimo caso di possibile trapianto di utero tra mamma e figlia, l'intervento si è reso necessario a causa della rara malattia che affligge la ragazza. Sara Ottosson infatti è nata con la sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser. Sara a causa di questa malattia è nata senza organi riproduttivi, ma con ovaie normali e funzionanti (quindi, in grado di ovulare). La sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser è una condizione di cui non si conosce ancora la causa e che colpisce una donna su 5mila, che spesso se ne rende conto solo da adolescente, in concomitanza con il mancato arrivo del ciclo. Se la rivoluzionaria operazione di trapianto dovesse avere successo gli ovuli di Sara potranno essere fecondati usando lo sperma del suo fidanzato e poi impiantanti nel nuovo utero che, una volta portata a termine la gravidanza, con parto cesareo, verrà rimosso dall'addome della ragazza. Se vuoi saperne di più leggi cos'è la sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser.

La difficoltà di un trapianto di utero, oltre ad essere quella di trovare una donatrice in buone condizioni, è quella di riuscire a mantenere integri i numerosi vasi sanguigni presenti nell'organo, la difficoltà di "riallacciarli" con quelli della ricevente. Oltre a limiti di ordine etico. Il trapianto di utero si è imposto nell'agenda medica per offrire un utero nuovo a donne che a causa di incidenti stradali, tumori, problemi durante il parto sono divenute sterili e che, per questo, non sono più in grado di portare a termine una gravidanza.

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