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Eritemi solari: proteggersi e curarliCon il caldo e la voglia di avere la tintarella, unita al poco tempo che abbiamo a disposizione per andare al mare e al periodo in cui la maggior parte degli italiani va in vacanza, cioè ad agosto, è frequente l'insorgere sulla pelle di eritemi solari, dovuti alla mancanza di cautela nell'esporsi al sole e al caldo eccessivo.
Gli eritemi solari sono, come tutti gli eritemi, degli arrossamenti della pelle, che si presenta come se avesse avuto una scottatura (spesse volte è associata): colore rosso o rosa molto acceso, gonfiore, sensazione di pelle irritata, bruciore misto a prurito e la comparsa di microbollicine trasparenti che rendono l'epidermide poco liscia. La pelle risulta quindi infiammata, ma anche l'organismo in generale risente degli eritemi:alla lesione può seguire anche una sensazione di malessere dovuta al calore eccessivo e la comparsa di febbre, che in casi gravi può durare giorni. La sabbia è nemica degli eritemi, e può coadiuvare l'azione del caldo e del sole nel provocarli, a causa dello sfregamento che irrita la pelle. Causa degli eritemi è il calore dovuto all'esposizione solare diretta della pelle, soprattutto le prime volte, quando la nostra pelle non ha ancora attivato la produzione di melanina a protezione dei raggi solari (responsabile dell'abbronzatura) e non c'è ancora il conseguente ispessimento a livello epidermico. Un'esposizione prolungata e non graduale può quindi portare alla comparsa di eritemi solari, ma non solo. Gli eritemi possono verificarsi anche d'inverno, proprio per l'aggressività e la pericolosità dei raggi solari contro la poca abitudine della pelle di esserne colpita quando fa freddo. Gli eritemi, dunque: meglio prevenirli che curarli. La prevenzione, usando criteri sani per l'esposizione solare (se abbiamo quattro giorni per andare a mare non si può pensare di prendere una tintarella color caffè!) che deve essere progressiva (prima mezz'ora, poi un'ora, ecc.) e aiutata dall'utilizzo di prodotti come le creme solari ad ampio schermo, contro i raggi UVA e UVB. Anche quando il cielo è nuvoloso. Una buona regola è quelle di privilegiare le ore del primo mattino, quando il sole è meno forte, coprirsi anche sotto l'ombrellone, scegliere una buona crema solare e ripetere l'applicazione ogni due ore. Perché è meglio la prevenzione? Uno perché gli eritemi solari sono fastidiosi e i farmaci per bloccarli sono a base di cortisone. Due, cosa più importante, perché eritemi, scottature e le lesioni della pelle aumentano il rischio della comparsa di nei se non addirittura di melanomi. Prevenire gli eritemi si rivela quindi una buona misura per prevenire i tumori della pelle. Se invece abbiamo un'eritema cutaneo e vogliamo rimediare subito, ecco i consigli: - L'amido ha proprietà antinfiammatorie. Un impacco di pane bagnato sulla pelle colpita da eritema cutaneo, delle fette di patata o della polpa di banana leniscono l'arrossamento. bene anche l'amido di riso. - Altri rimedi: succo di aloe, trito di lattuga - Non cospargere l'eritema cutaneo di olio o burro. Chiude i pori e peggiora la situazione. - Non esporsi al sole dopo aver preso un'eritema cutaneo. La pelle deve rimanere coperta e al riparo per almeno quattro giorni dalla comparsa dell'eritema.
Link utili:
Eritemi, vero e falso
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