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Pelle irritata soleFotodermatosi: se l'esposizione al sole ci fa male

Se ogni volta che ci esponiamo al sole prendiamo un'abbronzatura a chiazze, abbiamo la pelle irritata e siamo facili all'eritema solare, è probabile che soffriamo di allergia al sole o fotodermatosi. Si tratta di un disturbo sconosciuto ai più ma che colpisce sempre più persone (un dieci per cento solo in Italia), per colpa dell'aggressività del sole causata dall'inquinamento, e dall'azione di raggi ultravioletti dannosi che hanno contribuito ad accrescere sensibilità irritative e allergie.

Le donne poi, sono quelle più colpite, anche per la voglia di prendere la tintarella.

fotodermatosi.jpgPer fotodermatosi infatti si intendono alcune irritazioni della pelle scatenate dalla luce, che si manifestano dopo l'esposizione o in caso di sole troppo intenso. La luce del sole determina una reazione allergica della pelle, e i sintomi sono la comparsa di eritemi, eczemi, edemi a bolle. La pelle risulta gonfia, irritata, prude e nei casi più gravi presenta micro bollicine o addirittura vescicole. Anche senza prendere alcun farmaco, la situazione di solito si risolve nel giro di pochi giorni (basta non tenere ulteriormente esposta la pelle), ma per aiutarla, di solito il dermatologo prescrive dei farmaci a uso topico (creme a base cortisonica). 

Chi soffre di fotodermatosi ha il divieto assoluto di esposizione al sole, in special modo nella fase acuta del disturbo, quando la pelle irritata e il senso di bruciore e fastidio hanno bisogno di protezione assoluta per non peggiorare.

Ovviamente, chi ha la fotodermatosi è in pratica allergico al sole, e deve rivedere un po' i suoi stili di vita: rinunciare al mito della tintarella, o almeno saper dosare l'esposizione al sole grazie a filtri solari molto alti, che permettono di abbronzarsi poco alla volta, senza scottarsi e con la pelle protetta.

Una protezione dev'essere usata per tutto il periodo estivo e non solo: altrimenti, basta un'ora di passeggiata sotto il sole o una seduta di lettino abbronzante per ritrovarsi pelle irritata ed eritemi. Sono validi anche gli integratori a base di betacarotene per difendere la pelle, ma questi non sostituiscono la protezione solare, solo solo un aiuto in più.  

Ma per quale motivo si manifesta questa allergia? Le cause sono delle sostanze fotosensibilizzanti presenti sulla cute, che si attivano con l'esposizione al sole reagendo tramite l'allergia.

I n casi come questi l'importante è prevenire, e aiutare la pelle a difendersi contro i danni del sole: meglio quindi esposizioni brevi e mirate, con protezione alta (oltre 30 ftp). La crema solare va messa più di una volta, ad esempio se ci si bagna in acqua. Meglio tenersi sotto l'ombrellone per il resto del tempo, magari indossando un prendisole o una camicia. 

E' bene ricordare che chi soffre di fotodermatosi ha una sensibilità sia al sole (raggi ultravioletti naturali) che alle lampade (raggi artificiali). Entrambi possono causare un danno cutaneo, che, oltre al temporale fastidio, accelera il processo d'invecchiamento (perchè aumenta la formazione di radicali liberi tossici) della pelle ed è un fattore di rischio per la formazione di melanomi.

La fotodermatosi può essere di tre tipi: idiopatica, mediata o fotoaggravata. Nel primo caso, chi soffre di questo disturbo è prevalentemente una donna dai 20 ai 35 anni, e il sintomo più frequente si chiama lucite. Si manifesta con pelle irritata e piccole bollicine che causano forte prurito nei punti più esposti (petto, braccia, spalle), il quale può durare anche dieci giorni.

Nel caso della fotodermatosi mediata, il danno dei raggi UV è mediato dalle risposte immunitarie: eritema e gonfiore sulla pelle irritata, che brucia, prude e forma le vescicole. Una causa può essere la fotosensibilittà indotta dai farmaci, come antibiotici e antinfiammatori a uso topico, oppure profumi e persino anticoncezionali come la pillola. Sostanze che causano un'allergia al sole come controindicazione. Dura uno o due giorni. 

Infine, la dermatosi fotoaggravata comprende quelle dermatiti (la dermatite seborroica, il lupus, ecc.) che rispondono aribtrariamente all'esposizione al sole. 

Consigli per chi soffre di allergia al sole o fotodermatosi: evitare l'esposizione o usare protezione molto alta. Integrare la dieta con vitamina E, antiossidante, betacarotene e vitamina A: arance rosse, carote, albicocche non devono mancare nella nostra dieta. 

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