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allergia al gattoAllergia al gatto di casa, come comportarsi

In primavera scoppiano le allergie, ma se per alcuni allergici starnuti e arrossamenti o eccessiva lacrimazione durano il tempo di una stagione, ci sono allergie che potremmo definire croniche (allergia alla polvere, per esempio) contro le quali, oltra a tutelarsi con farmaci durante gli attacchi più violenti, giocoforza si impara a convivere in caso di entità medio lieve del disturbo. Una di queste è sicuramente l'allergia al gatto o al cane.

Per chi ha un animale domestico in casa, avere un'allergia al gatto o al cane beneamato è un vero e proprio dramma, che coinvolge anche il lato emotivo e psicologico della persona allergica. Da un lato i medici consigliano di separarsi dall'animale che procura allergia, dall'altro molte persone che hanno un'allergia al gatto o al cane, quando non proprio grave, cercando con qualche accortezza di conviverci pur di non stare lontani dall'amico a quattro zampe. Ma come si manifesta l'allergia al gatto e quali trucchi possiamo adottare per conviverci?

L'allergia al gatto come molte altre allergie si manifesta con una serie di sintomi da irritazione quali prurito agli occhi e alle mucose, continui starnuti, difficoltà di respirazione, arrossamento cutaneo e lacrimazione. Sembra però che il venti per cento delle persone che soffrono di allergia al gatto sono quei casi che possono convivere con l'animale senza darlo via per forza (allergia lieve o moderata).

Si tratta ovviamente di persone che riescono a tamponare l'allergia al gatto con antistaminici o piccoli trucchi per rendere meno difficile la convivenza con l'adorato felino. Innanzitutto da cosa è scatenata l'allergia al gatto? Ma ovviamente dal pelo, o meglio dalla saliva che il micio deposita sul pelo per pulirselo quando si lecca. Nella sua saliva c'è una proteina che tende anche a impregnare l'aria che respiriamo e a fissarsi sui tessuti.

Cosa si può fare per convivere con l'allergia al gatto senza darlo via? Il primo suggerimento degli esperti è quello di lavare il gatto frequentemente, beccandolo di sorpresa con un panno umudo almeno una volta al giorno: allo stesso tempo è bene spazzolare il gatto almeno una volta alla settimana e lavare spesso il loro giaciglio, onde evitare la sedimentazione del pelo.

Si tratta di pratiche igieniche normali per chi ha un gatto o un cane, ma essenziali quando si soffre di allergia al gatto. Allo stesso modo, chi ha un'allergia al gatto non dovrebbe permettergli di dormire a letto o di stare troppo sul divano. Utile infine lavarsi le mani dopo che lo si è accarezzato. Attenzione ai tessuti: tappeti e moquette devono essere trattati con vaporizzatori, i divani spazzolati, i cuscini e i tendaggi lavati di frequente.  

Link utili: 

Bambini e allergia al gatto

Metodi naturali contro allergia al gatto

Allergia al gatto, i farmaci

 

 

 

 

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