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 L’allergia al nichel, uno dei più diffusi disturbi nei paesi industrializzati: vediamo quali sono i principali metodi di cura

 

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 Il nichel è un metallo presente in molti cibi e in oggetti e prodotti di uso comune (capi di abbigliamento, bigiotteria, utensili da cucina). Le forme allergiche di cui il nichel puo’ essere fattore scatenante colpiscono ogni anno circa 6 milioni di italiani, manifestandosi con dermatite da contatto o con la Snas (Sindrome sistemica da allergia al nichel).

 

La fase successiva alla diagnosi tramite gli specifici test cutanei (patch test) è costituita dalla cura dell’allergia al nichel.
Vediamo allora quali sono i principali accorgimenti e terapie da seguire in caso di allergia da nichel.

Cura allergia nichel da contatto
La dermatite da contatto è una delle reazioni allergiche causato dal contatto con il nichel attraverso oggetti di uso quotidiano, come vestiti, prodotti coloranti per capelli, chiavi, orologi e persino protesi dentarie.
Il principale sintomo di questa forma di allergia da nichel è costituito da prurito e comparsa di eczema.
La terapia prevede in questo caso l’applicazione di una pomata ad azione antistaminica.
La migliore cura dell’allergia al nichel da contatto è comunque rappresentata dalla prevenzione: è infatti necessario evitare di entrare in contatto con i prodotti contenenti il metallo. A questo proposito, è utile sapere che quantità seppure infinitesimali di nichel possono essere presenti anche nei cosmetici, ormai molto commercializzati, sui quali è leggibile l’etichetta “nichel free”.
Il medico puo’ prescrivere a soggetti che per motivi di lavoro non possono evitare di entrare in contatto con il metallo farmaci corticosteroidi o antistaminici da assumere per via orale.

Cura allergia nichel di tipo sistemico

Il nichel puo’ essere responsabile anche di una sindrome allergica sistemica, definita“Snas”.
In questo caso è il consumo di cibi contenenti nichel (soprattutto cibi vegetali e in scatola) a scatenare reazioni allergiche tra cui problemi di digestione, vomito, o, in casi più gravi, asma e rinite.
Il paziente affetto da Snas deve conoscere quali sono gli alimenti contenti nichel e seguire una specifica dieta che deve però essere considerata non una cura dell’allergia, ma solo un modo per contenerne i sintomi e le manifestazioni.
Le forme più gravi di allergia da nichel sistemica, la cui sintomatologia non viene migliorata dalla dieta alimentare, possono essere curate con un trattamento desensibilizzante della durata di un anno che si compone di due fasi: l’assunzione di nichel in piccole dosi 3 volte a settimana per 3-4 mesi e, successivamente, il reinserimento di cibi contenenti nichel nella dieta.
La terapia desensibilizzante viene prescritta dal dermatologo o dall’allergologo e viene effettuata  in centri medici altamente specializzati, tra cui il Policlinico Gemelli (Roma).

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