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Cavoli e broccoli forti alleati in inverno 1

 


crucifere.jpgLe Brassicaceae o Cruciferae sono una famiglia di piante erbacee, verdure che in Europa si sono sempre mangiate fin dai tempi degli Etruschi. Fanno parte di questa famiglia ortaggi come: broccoli, broccoletti, cavolfiore, cavoli, rucola, crescione, rapa e cime di rapa, ravanello, senape, rafano.

 

 

 

 

 

Tra gli ortaggi più caratteristici della stagione autunno-inverno, troviamo le Crucifere, verdure ricche di proprietà benefiche. Utili nel periodo freddo a sostenere il sistema immunitario. Questa importante famiglia di ortaggi e verdure contiene come principi attivi gli indolo-glucosinolati, pesticidi potenti e naturali che servono a difendere la pianta da funghi e vermi, e che hanno sull’uomo un effetto anti-cancro. L’enzima tirosinasi, che si trova nelle verdure e anche nel colon dell’uomo, mentre si mastica in presenza di saliva o di acqua, divide i glucosinolati in tiocianati che sono i veri agenti anti-cancro. Questi non solo contrastano la formazione di cellule tumorali, ma inducono le cellule cancerose che si sono già formate al suicidio. In particolare i broccoli, contengono una sostanza che si chiama sulforafane, che ha un’azione anti-infiammatoria e antiossidante.Oltre ad essere potenti anti-cancro le crucifere svolgono sono ricche di vitamine, fibre, acido folico e potassio, e a differenza di altre verdure lasciano una sensazione di sazietà di lunga durata.  

 

Bisogna però fare attenzione perche questi ortaggi possono avere anche degli effetti collaterali. Gli indolo-glucosinolati possono inibire la secrezione dell’ormone tiroideo la tiroxina e possono inoltre combinarsi con lo iodio rendendolo indisponibile e causando ipotiroidismo. Bisogna quindi limitare l’uso soprattutto nei soggetti predisposti ad avere carenze di iodio. Un altro effetto collaterale meno grave ma comunque fastidioso è il gonfiore addominale o gas intestinale, dato che le crocifere specialmente i broccoli contengono molti carboidrati complessi che vengono digeriti con difficoltà, di conseguenza i batteri dell’intestino producono gas e anidride carbonica.

 
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