Nuovi rapporti hanno messo in luce una rara infezione cerebrale nelle persone affette da psoriasi e in cura con il farmaco Raptiva.
Il Sistema sanitario americano avverte che prenderà seri provvedimenti
per garantire la corretta informazione e prevenzione per tutte quelle
persone affette da psoriasi che fanno uso di Raptiva, il farmaco
che elimina le cellule T, parte del sistema immunitario, per frenare la
psoriasi, e ora la scoperta ne individua la causa di una malattia.
La ricerca è stata effettuata dalla FDA americana secondo la quale potrebbero esservi possibili casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva in persone che utilizzano Raptiva, il farmaco per curare la psoriasi. Tutte le persone che hanno riportato problemi erano stati sottoposti al trattamento con Raptiva per oltre tre anni.
La FDA sta analizzando le relazioni la relazione tra questa malattia e il Raptiva e si prefigge già opportuni provvedimenti per garantire che i rischi di Raptiva non superino i vantaggi; che tutti i pazienti che prendono il farmaco siano informati dell'esistenza dei sintomi di questa patologia collaterale, e che la sanità monitori attentamente i pazienti trattati con Raptiva e anche coloro che hanno interrotto il farmaco.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è causata da un virus che colpisce il sistema nervoso centrale. Solitamente si verifica nelle persone il cui sistema immunitario è stato gravemente indebolito e avviene un irreversibile declino della funzione neurologica.
I sintomi leucoencefalopatia multifocale progressiva possono includere: insolita debolezza, perdita di coordinazione, cambiamenti nella visione, difficoltà di parola, e cambiamenti di personalità.
Assunzione di Raptiva: una iniezione una volta alla settimana in adulti con moderata-grave psoriasi. Raptiva elimina le cellule T, che sono parte del sistema immunitario, per frenare la psoriasi. Sopprimere le cellule T del paziente significa aumentarne la suscettibilità alle infezioni.
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