Lo iodio negli alimenti

La carenza dallo iodio è una condizione che interessa miliardi di individui nel mondo, la maggior parte dei quali affetto da patologie endocrine come l'ipotiroidismo e il gozzo. Forse non tutti sanno che lo iodio è importantissimo e una dieta povera di iodio può portare a scompensi nel sistema cardiovascolare e nervoso, mentre nella donna in gravidanza, poco iodio può portare a danni cerebrali nel feto, in particolar modo cognitivi.

Inoltre lo iodio stimola il dimagrimento, perché ha una funzione importante sul metabolismo basale: ecco perché la sua carenza può portare a una tendenza a ingrassare per via di un metabolismo basso. 
Ma cos'è esattamente lo iodio?

Lo iodio è un elemento chimico vitale per l'uomo e viene prodotto dagli ormoni tiroidei in minime quantità, che però sono essenziali per il buon funzionamento del nostro organismo. Nell'alimentazione lo iodio lo si può trovare sotto forma di sale minerale, special modo in alcuni alimenti come in alcuni tipi di pesce (merluzzo, spigola, tonno, cozze, sgombro, ecc.), nelle uova, nei latticini e nei formaggi, nei cereali, nella carne, nella frutta e nella verdura (in particolare nei pomodori, nelle carote).

Un'alimentazione equilibrata e ricca di questi elementi, garantisce il fabbisogno giornaliero di iodio, mentre alcuni cibi ne impediscono l'assorbimento (capacità gozzigena) come accade con il cavolo, le cipolle, le noci, il crescione, rucola, ravanelli e senape, alimenti che è bene mangiare non in accompagnamento a quelli che contengono lo iodio in maggiore quantità.

Inoltre in commercio è possibile trovare il sale iodato, utile perchè arricchito di iodio ma utilizzabile solo nei condimenti a crudo.
Nell'ultima giornata mondiale della tiroide, alcune associazioni hanno parlato di una nuova categoria di cibi presto sul mercato, arricchiti di iodio in modo naturale: si tratterò di frutta e verdura trattanta con lo iodio durante la coltivazione. 

Ecco quali sono gli alimenti con il maggiore quantitativo di iodio:
(contenuto di iodio microgrammi in 100 gr alimento)