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Le erbe medicinaliLe piante medicinali sono validi rimedi naturali che la terra ci mette a disposizione. La fitoterapia e la medicina naturale richiedono però uno studio attento e preciso. Le erbe medicinali hanno indicazioni e controindicazioni e talvolta un uso generalista (i prodotti a base di erbe medicinali sono acquistabili anche al supermercato) può compromettere validità ed efficacia delle piante curative. Ecco una guida ad alcune note erbe medicinali: iperico, echinacea, gingko, ippocastano, artiglio del diavolo, biancospino, menta e agnocasto.
Curarsi con le piante piace, agli italiani e non solo. Le erbe medicinali affascinano e la fitoterapia aumenta il proprio giro di affari (ne fa uso il 5% degli italiani, cifra cresciuta del 90% in soli 10 anni). E' tutta un'operazione commerciale, il risultato di una buona azione di marketing o le piante sono davvero curative e possono aiutare la nostra salute? Come in ogni ambito, anche nel settore delle erbe curative occorre cautela poiché occorrono studi e competenze mirate per avere padronanza di quelle che sono le proprietà delle piante. Non sempre le piante fanno bene alla salute, spiega al Postgraduate Medical Journal Edzard Ernst - docente di medicine non convenzionali all'Università inglese di Exeter -: anzitutto occorre distinguere tra prodotti fitoterapici (veri e propri farmavi), integratori alimentari e preparazioni di erbe. La fitoterapia è una scienza che merita rispetto, ricca di studi e documentazione. Il resto sono solo chiacchiere. Ci sono prodotti fitoterapici che hanno ottenuto piena approvazione con tanto di riscontri e altre piante medicinali verso cui la scienza, in seguito a sperimentazioni, nutre forti dubbi e perplessità. Inoltre non ci si può affidare al fai da te, argomenta la D.ssa Daniela Giachetti - presidentessa della Società Italiana di Fitoterapia -: ad esempio l'iperico, che è utile a curare la depressione (anche se non in tutte le forme), non può essere acquistato a tale scopo al supermercato dove per legge i prodotti commercializzati non possono"contenere il principio attivo in dosi terapeutiche"; e può capitare il contrario con la valeriana, in caso di insonnia. Le piante curative funzionano, a condizione che siano prese in quantità ben precise. Allo stesso modo non si può pensare che solo perché un principio curativo sia di origine naturale sia conseguentemente sicuro: come per le medicine tradizionali si rischiano controindicazioni, sovraddosaggi ed effetti collaterali
Ecco un'utile tabella riepilogativa di alcune piante curative: Piante dalla provata efficacia, altre per cui la scienza è ancora incerta e altre per il cui utilizzo è il caso di fare particolarmente attenzione.
Piante medicinali in attesa di conferme scientifiche o potenzialmente pericolose
Fonti: F. Fiorenzuoli, Fitoterapia, Elsevier-Masson, 2008; L'Epresso, Febbraio 2009.
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