La medicina estetica nella terza età
Gli straordinari progressi della Medicina ottenuti nel secolo scorso hanno determinato un notevole allungamento della vita media dell’individuo e, parallelamente, un consistente miglioramento della sua qualità di vita.
di Giuseppe Sito, Magda Belmontesi
Tale realtà ha indotto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a modificare il concetto di “bene salute”, che prima era rappresentato dall’assenza di malattia, e oggi è invece configurato dal concetto di benessere nel suo complesso, e quindi come benessere fisico, psichico e sociale, concetto in cui ben si innesta la Medicina Estetica.
Ciò perché, in percentuali sempre maggiori, si giunge alla fatidica terza età in buone condizioni fisiche, grazie ad un alimentazione più completa ed equilibrata, ad una maggiore diffusione dell’attività sportiva costante, ad una più approfondita conoscenza dei meccanismi legati all’invecchiamento e, pertanto, di tutti i presidi a nostra disposizione per rallentare e contenere le sue manifestazioni.
L’esigenza di adeguare un aspetto giovanile ad una ancora notevole efficienza fisica e ad una vita ancora molto attiva ed integrata nel sociale, è il motivo della dilagante attenzione di tale fascia di età verso la medicina e la chirurgia estetica.
E’ pertanto estremamente importante capire che il ricorso alle tecniche di medicina e chirurgia estetica non è una pratica superflua o meramente legata alla sfera della vanità, ma è il mezzo per adeguare l’aspetto all’efficienza fisica(o per colmare un gap esistente tra efficienza fisica ed aspetto) e per raggiungere una maggiore armonia e ed equilibrio psico-fisico.
Le strategie a disposizione sono molteplici, più o meno invasive a seconda delle esigenze, e prevedono anche l’utilizzo di integratori multivitaminici ed antiossidanti.
Il principale obiettivo, e pertanto la richiesta più frequente, è quella di attenuare i segni del tempo sulla cute.
Le manifestazioni cliniche piu’comuni sulle quali intervenire sono rappresentate da:
• Rughe
• Discromie
• Ipercheratosi diffusa e cheratosi senili localizzate
• Secchezza cutanea
• Lentigo senili.
Le tecniche a disposizione si possono schematicamente suddividere in tecniche di “superficie” e tecniche di “profondità”.
TECNICHE DI SUPERFICIE
• Peelings
• Laser resurfacing
• Botox
TECNICHE DI PROFONDITA’
• Filler
PEELING CHIMICI
Il peeling chimico è una forma accelerata e controllata di esfoliazione indotta dall’uso di una o più sostanze chimiche caustiche applicate sulla pelle.
Ciò provoca, a seconda dell’agente utilizzato, della sua concentrazione e del tempo di applicazione, una parziale o totale distruzione dell’epidermide.
L’effetto è la stimolazione del turnover dell’epidermide, attraverso l’asportazione dello strato corneo, e, contemporaneamente, l’induzione a livello dermico di neosintesi di collagene, glicosaminoglicani, sostanza fondamentale.
Il risultato è la sostituzione del tessuto invecchiato con uno più sano e meno danneggiato, ossia un ringiovanimento globale della pelle.
L’uso di sostanze che rinnovassero l’epidermide, rendendola più liscia e luminosa, era ben noto già nell’antichità.
Nell’antico Egitto si sono ritrovate testimonianze dell’uso di una maschera abrasiva composta da miele e particelle di alabastro.
Cleopatra e le Egiziane facevano il bagno del latte di capra, sfruttando quindi le proprietà dell’acido lattico, mentre nell’antica Roma si usava ciò che rimaneva nel fondo dell’urna dove era fermentato acido tartarico.
Le donne indiane mescolavano urine e pomice.
I peeling si possono classificare in: molto superficiali, superficiali, medi, profondi, combinati, a seconda dello specifico strato cutaneo in cui vanno ad agire e degli effetti che si desidera ottenere.
I primi due sono anche definiti peeling socializzanti perché consentono l’immediata ripresa delle proprie attività lavorative e sociali.
I peeling combinati mirano a produrre peeling più profondi con minori complicanze.
I peeling molto superficiali, superficiali e combinati vengono effettuati in ambulatorio in cicli di più sedute distanziate di 7-15 giorni. E’ possibile effettuare questi cicli anche due volte l’anno.
La scelta del peeling da effettuare è funzione delle esigenze del paziente, della manifestazione clinica da trattare, del fototipo cutaneo.
E’ evidente che un peeling medio o profondo è più indicato in presenza di pelle molto danneggiata dal photo e dal chrono-aging, con rughe e solchi piuttosto profondi e discromie diffuse, tuttavia richiedono un periodo di degenza a casa durante il quale si completa l’esfoliazione cutanea che risulta molto più marcata. Per quanto riguarda il peeling profondo, eseguito con fenolo, è consigliabile l’esecuzione in ambiente sanitario e l’assistenza anestesiologica per un’adeguata sedazione.
I peeling consentono il trattamento anche di rughe fini e superficiali, nonché della trama spenta e opaca, rugosa a livello di:
• Dorso
• Decolleté
• Mani e braccia
Le sostanze più utilizzate per l’esecuzione di peeling molto superficiali e superficiali sono:
• TCA 10-20%
• Soluzione di Jessner
• Alfa-idrossiacidi
• High potency peel
• Blue peel
Per eseguire invece un peeling di media profondità è necessario utilizzare:
• TCA 35-50% con o senza una sostanza cheratolitica come la sol. di Jessner o l’acido glicolico
• Acido piruvico
• Peeling di Krulig
Il peeling profondo viene eseguito con il fenolo, con o senza occlusione, secondo la formula di Baker-Gordon.
Tutti i tipi di peeling richiedono attente e meticolose cure post-peeling, che consistono fondamentalmente nella non esposizione al sole fino a guarigione avvenuta oppure a ciclo concluso, nell’uso di filtri solari, creme emollienti e prodotti a base di alfa-idrossiacidi per uso domiciliare.
LASER RESURFACING
Consente un vero e proprio ringiovanimento del viso, attraverso la rimozione degli strati cutanei superficiali danneggiati e la stimolazione degli strati dermici. Il meccanismo d’azione è simile a quello provocato dal peeling chimico, ma l’effetto è sicuramente molto più marcato. Le rughe vengono praticamente cancellate e i tessuti sottostanti riacquistano gran parte del tono e della compattezza perduti con il chrono-aging. Inoltre il laser consente di non sbagliare la profondità a cui agire e di mantenerla costante per tutto il trattamento.
Può essere eseguito con differenti tipi di laser, ma i più efficaci sono sicuramente quelli a CO2 e ad Erbium ed Erbium/CO2. Questi ultimi coniugano la maggiore efficacia del CO2 diminuendo però l’eritema post-trattamento, che può durare anche svariati mesi e rappresenta uno degli effetti collaterali più fastidiosi del laser a CO2.
Il laser resurfacing deve essere praticato in ambiente sanitario, anche se in day-hospital, e richiede una sedazione profonda, giacchè risulta piuttosto doloroso.
Può essere eseguito da solo oppure in combinazione con un lifting del viso.
Esiste anche la possibilità di eseguire laser regionali, come ad esempio nella regione periorbitaria, per cancellare la caratteristiche rughe a zampa di gallina, oppure le sottili ed antiestetiche rughette perilabiali.
Il decorso post-operatorio è fondamentalmente simile a quello post-peeling.
BOTOX
Il Botox è l’esotossina A (BTX-A) in fiale da 100 U, stabilizzata con l’aggiunta di Albumina umana.
E’ stata utilizzata sin dal 1989 negli USA per la terapia di strabismo e blefarospasmo, torcicollo spastico ed altri disturbi neuromuscolari.
L’osservazione casuale che linee e pieghe cutanee diminuivano di profondità nelle aree trattate ne ha suggerito l’impiego nel settore estetico.
L’azione si esplica attraverso la paralisi selettiva di alcuni muscoli mimici, inibendo il rilascio dell’acetilcolina a livello presinaptico della placca neuromuscolare.
INDICAZIONI
• Rughe glabellari
• Rughe frontali
• Rughe periorbitarie
• Mento
• Rughe del collo
• Correzione di asimmetrie del volto
• Iperidrosi a livello di ascelle, mani e piedi
Il botox viene somministrato con iniezioni multiple in precisi punti di repere, a livello sottocutaneo o muscolate, effettuate a distanza di 0.7/1.5 mm in quanto questo è il suo raggio di diffusione.
L’effetto clinico della denervazione funzionale diventa evidente dopo 2-3 giorni e raggiunge il massimo dopo 1-2 settimane. La durata complessiva va dai 3 ai 6 mesi.
Le dosi iniettate nelle singole sedi variano,come anche le diluizioni consigliate.
I dosaggi sono influenzati da:
• profondità ed estensione delle rughe
• condizioni dei muscoli da trattare
• età del soggetto
• condizioni della cute
• sesso
CONTROINDICAZIONI
• ipersensibilità accertata alla neurotossina a o ai suoi eccipienti(albumina)
• miastenia grave e altre patologie neuromuscolari
• gravidanza e allattamento
• terapie a base di aminoglicosidi
• infezioni o infiammazioni nelle sedi da infiltrare
• terapia con immunosoppressori
EFFETTI COLLATERALI COMUNI
• ptosi minima e transitoria del sopracciglio mediale e/o della palpebra sup.(2 settimane circa)
• cefalea transitoria e lieve
• asimmetrie facciali transitorie
• ecchimosi locali
• diplopia
• eccessiva elevazione delle sopracciglia
EFFETTI COLLATERALI RARI
• stanchezza
• prurito
• nausea
• fascite necrotizzante
• emorragia severa
FILLERS
La ricerca di materiali iniettabili che risolvessero problemi estetici e atrofie dei tessuti molli ha avuto inizio ben due secoli fa. Già nel 1890 Gersuny praticava iniezioni di paraffina nello scroto, ma anche per la correzione di deformità del volto o per l’aumento delle mammelle. Ben presto, però, tale sostanza venne abbandonata, con il manifestarsi dei suoi effetti collaterali:
• cicatrici abnormi
• paraffinomi
• ulcerazioni della cute
Negli ultimi anni del secolo scorso la ricerca ha prodotto numerose nuove sostanze iniettabili, nel continuo tentativo di arrivare a soddisfare tutte le caratteristiche che dovrebbe avere la SOSTANZA IDEALE :
• Il più possibile simile ai tessuti umani
• Inerte
• Inalterabile nel tempo
• Facilmente inseribile e modellabile
• Facilmente rimovibile
• Duratura nel tempo
• Non soggetta a rigetto
• Non carcinogenetica
I fillers si possono classificare in:
• Sostituti allo plastici non biologici
• Sostituti biologici dei tessuti molli
SOSTITUTI ALLOPLASTICI NON BIOLOGICI
• Silicone • Profill
• Bioplastique • Dermalive
• Fili d’oro • Derma deep
• Artecoll • Bio alcamid
• Teflon • New fill
• Maxon • Revicell
• Gore-tex • Evolution
• Soft form • Out line
• Polvere di corallo • Aquamid
• Ercedex • Coaptite
• Acido poliglicolico
SOSTITUTI BIOLOGICI DEI TESSUTI MOLLI
• Derma autologo • Collagene bovino
• Catgut • Autologen
• Tessuto adiposo autologo • Dermalogen
• Fibrel • Alloderm
• Tasche dermiche • Reviderm intra
• Placenta • Rofilan hylan gel
• Acido ialuronico • Endoplast
• Cartiladerm • Fascian
Le sostanze alloplastiche non biologiche hanno la caratteristica di essere più durature nel tempo rispetto a quelle biologiche.
Il Gore-tex, pur non essendo un materiale iniettabile in senso stretto, è molto utilizzato grazie alla sua versatilità, alla sua “inerzia”immunologia ed al fatto di essere praticamente inalterabile nel tempo.
E’ utilizzato per il riempimento di:
• solchi naso-genieni
• rughe glabellari
• aumento di mandibola e mento
• aumento di labbra e del contorno labiale
• aumento della regione malare
• correzioni di rughe frontali nel corso di lifting del viso
• correzioni nel corso di rinoplastiche
• chirurgia ricostruttiva
Esiste in strands presagomati, multistrands e fili già muniti di trocar, di dimensioni variabili a seconda delle esigenze.
L’impianto richiede un’anestesia locale per infiltrazione, ma può essere eseguito in studio.
Il Coaptite è costituito da microsfere di Calcio Idrossiapatite(CaHA) inserito in un gel di sodio-carbossimetil-cellulosa che si distribuiscono facilmente nel tessuto. Le indicazioni sono rappresentate dal riempimento dei deficit tissutali.
E’ biocompatibile, non richiede test allergico, ed è radiopaco. La durata è di oltre 5 anni.
Il Bioalcamid è un filler permanente , costituito per il 97% da acqua e per il 3% da un polimero reticolato che appartiene alla famiglia delle alchil-immidi.
E’ in commercio con due diverse viscosità in tre differenti confezioni adatte a regioni corporee diverse.
Le indicazioni sono rappresentate da:
• difetti profondi del volto
• correzione volumetrica delle labbra
• correzione di importanti difetti del corpo( pectus excavatum, l’atrofia glutea).
CONTROINDICAZIONI
• aumento del volume mammario
• correzione di piccole e sottili rughe ( peri-oculari e perilabiali)
Si sconsiglia l’esposizione ai raggi solari per trenta giorni dopo l’impianto.
Tra i sostituti biologici dei tessuti molli, invece, il filler più noto e diffuso, che ha soppiantato il collagene bovino, ormai praticamente in disuso, è senza dubbio l’acido ialuronico.
E’ un gel incolore trasparente ottenuto in laboratorio con colture batteriche, non patogene per l’uomo e da processi fermentativi in presenza di zucchero, le catene ottenute sono poi stabilizzate con legami cross-linked che ne aumentano le caratteristiche igroscopiche e viscoelastiche (concentrazione 20mg/ml).
Fu isolato nel 1936 isolato per la prima volta da Karl Meyer alla Columbia University di New York nel fluido sinoviale di pazienti affetti da reumopatie. Negli anni ‘90 inizia l’ uso dell’acido ialuronico in dermatologia e medicina estetica con i suoi derivati cross-linked, ovvero gli “hylans”. E’ un polisaccaride costituito dalla sequenza lineare di acido d-glucuronico ed n-acetil-d-glucosamina elevato peso molecolare (milioni di daltons ) presente nella matrice intercellulare del derma in tutte le specie, dai batteri a quella umana per cui ha una biocompatibilita’ elevata, che spiega la sua elevata tollerabilità e la non necessità di un test allergico preliminare
E’ presente in commercio in tre diverse formulazioni (Restylane, Restylane Fine Line e Perlane), che differiscono per la dimensione e la concentrazione delle particelle in esso contenute, ciò per adattarli alle singole indicazioni.
INDICAZIONI
Rughe gabella
Rughe frontali
Rughe perioculari
Solchi nasogenieni
Aumento volumetrico di labbra, zigomi, mento
Rughe periorali
Non presenta effetti collaterali gravi e a lungo termine. Quelli a breve termine sono rappresentati da un lieve edema ed eritema della zona trattata, che regrediscono nell’arco di alcune ore. Gli impianti non sono dolorosi e richiedono solo l’applicazione preliminare di una crema anestetica per uso topico.
La durata degli impianti è diversa per le singole formulazioni di acido ialuronico e oscilla dai 3-6 mesi del Restylane e R. Fine Line ai 6-8 mesi del Perlane.
ANTIOSSIDANTI
Qualsiasi trattamento di medicina estetica, soprattutto effettuato in età avanzata, deve esserer coadiuvato da un’accurata terapia per via orale con integratori polivitaminici, soprattutto a base di Vitamina C ed E, e con antiossidanti che combattano i radicali liberi.
Questi ultimi si distinguono in antiossidanti enzimatici e non enzimatici.
ANTIOSSIDANTI ENZIMATICI
• Catalasi
• Glutatione per ossidasi
• Coenzima Q10
• Glucosio 6 Fosfo deidrogenasi
ANTIOSSIDANTI NON ENZIMATICI
• Acido ascorbico
• Retinolo
• Beta carotene
• Flavonoidi
• Selenio/zinco
• Acido lipoico
• Alfa tocoferolo
L’assunzione per lunghi periodi di alcuni complessi contenenti tali sostanze determina un miglioramento delle proprietà barriera della cute, inibizione del danno ossidativi fotoindotto, degli stati di ipercheratosi e di acantosi, miglioramento dei processi rigenerativi della cute.
In conclusione, alla luce di quanto fin qui esposto, appare evidente come al tempo odierno, l’esigenza di benessere psico-fisico , anche nella donna della terza età,possa e debba essere soddisfatta, senza remore e con l’ausilio dei mezzi più appropriati, di cui ben si conoscono effetti benefici e collaterali, senza timore alcuno ma anzi, con la consapevolezza di aggiungere ancora un tassello al delicato e complesso mosaico della senescenza.
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