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La cirrosi: tipologie, cause e curaLa cirrosi è una patologia cronica del fegato che ne altera la struttura, il tessuto e le funzioni: il fegato, a causa di una serie di infezioni che possono essere virali (al primo posto), ma anche metaboliche o immunitarie, che progressivamente lo distruggono, appare percorso da cicatrici e alterato a livello cellulare. Le normali attività dell'organo si riducono sempre più e nel caso di scompensi gravi la malattia è altamente mortale.
La cirrosi, tipologieLa cirrosi può essere di tre tipi: esiste la cirrosi epatica, la cirrosi biliare primitiva e la cirrosi autoimmune. Il corso della malattia si divide in due fasi, una asintomatica a lungo termine e una sintomatica detta di scompenso, fase in cui il problema del fegato e il suo degrado sono ormai evoluti.Tra i sintomi minori abbiamo affaticabilità, debolezza, mancanza di forze, perdita dell'appetito, nausea e dimagrimento. La seconda fase è quella caratterizzata da alta mortalità (nell'85% dei casi) e il passaggio dalla prima alla seconda fase può essere casuale e dovuto, ad esempio, a un'infezione. Il primo disturbo che compare tipicamente nella fase di scompenso è la formazione di liquido a livello dell'addome (ascite), seguita da ittero, aumento del volume della milza, emorragia digestiva, encefalopatia, perdita mucolare. La cirrosi, causeLa principale causa di cirrosi è l'epatite C, seguita dall'epatite B e dall'epatite D, una forma di epatite che compare, in forma infettiva, in presenza di epatite B. Esistono però altri fattori che, anche da soli possono essere causa di cirrosi, come ad esempio l'abuso di alcol. Queste sono le cause più importanti e frequenti che scatenano la cirrosi. Per la cirrosi, altre cause possono essere: epatopatia congestizia, disordini metabolici come la steatosi (alcolica e non alcolica), forma autommuni come l'epatite cronica autoimmune, malattie congenite delle vie biliari, ecc. La cirrosi, curaLa diagnosi di cirrosi si può fare tramite analisi del sangue, ecografia epatica e infine biopsia, ma non esiste una cura vera e propria. A seconda dello stato del fegato, essitono oggi delle terapie che permettono di rallentarne la distruzione o arrestarla. Innanzitutto occorre smettere di bere, curare le eventuali epatiti, controllare il ferro nel sangue grazie a delle trasfusioni, utilizzare diuretici per evitare edema alle gambe e all'addome, integrare la dieta con vitamine e sali minerali, bevande dolcificate per mantenerne il peso corporeo. In casi più gravi, con fegato già compromesso, si può arrivarre al trapianto di fegato. Link utili:
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