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La distonia neurovegetativa: definizione, tipologie e cure.

distonia neurovegetativaChe cos'è la distonia neurovegetativa? Una malattia? Quali sono i suoi sintomi e come può fare un paziente per guarire? Molte sono le domande che possono attraversare la mente di quanti sentono parlare il proprio medico di distonia neurovegetativa se si rivolgono a lui perché afflitti da stress e da problemi di efficienza e generale senso di sfasamento. 

La distonia neurovegetativa non è una malattia, ma un disturbo di tipo funzionale a carico del sistema nervoso: consiste nella presenza di uno o più sintomi di alterazione della vita vegetativa del paziente. La causa della distonia neurovegetativa è un'alterazione dell'equilibrio fra il sistema simpatico e il sistema parasimpatico dell'organismo.

Per intenderci, il sistema autonomo neurovegetativo dell'uomo è tenuto in equilibrio da due parti contrapposte e da un'altra definita sistema enterico: un sistema nervoso definito simpatico (o ortosimpatico) e uno definito parasimpatico. A ciascuno di questi sistemi nervosi sono legate delle funzioni del nostro organismo: dilatazione dei bronchi, dilatazione delle arterie, aumento della pressione, sintesi dell'insulina sono alcune delle funzioni simpatiche. Contrazione della muscolatura liscia, glicogenesi epatica, dilatazione dei vasi sanguigni sono invece alcune delle funzioni parasimpatiche.

Normalmente, nel sistema nervoso autonomo, che è solo una parte del sistema nervoso umano e ha la funzione di regolare l'omeostasi dell'organismo e i muscoli involontari, i due sistemi, simpatico e parasimpatico, lavorano in sinergia assieme al sistema enterico. Uno sfasamento di questa sinergia causa la distonia neurovegetativa. 

La distonia neurovegetativa è quindi caratterizzata da una disfunzione dell'attività di uno dei due sistemi, che diventa iperattivo: si distinguono perciò due tipi di distonia neurovegetativa, a seconda che l'iperattività riguardi il sistema simpatico o parasimpatico. Nel primo caso il disturbo da distonia neurovegetativa sarà chiamato più propriamente simpaticotonia, mentre nel secondo, il più diffuso, vagotonia. A seconda di quale sistema entra in gioco, i disturbi della distonia neurovegetativa saranno diversi.

Disturbi da simpaticotonia: tachicardia, pallore, ipertensione per citare i più generici.
Disturbi da vagotonia: bradicardia, secchezza orale, turbe gastroenteriche e midriasi. 

Inoltre un paziente può soffrire di distonia neurovegetativa solo per un apparato, come quello cardiovascolare o gastrointestinale. 

C'è da aggiungere che il sistema nervoso vegetativo è detto autonomo perché si dice autonomo rispetto al sistema nervoso centrale: è indipendente dalle influenze della volontà, ragion per cui chi soffre di distonia neurovegetativa non può controllare i sintomi forzandosi. Si tratta insomma di un disturbo complesso, probabilmente dovuto allo stress a cui sottoponiamo il nostro organismo, che è andato a logorare il nostro sistema nervoso, oppure a un trauma. Il disturbo è anche associato a malattie come la depressione.

Cosa fare, perciò, se si soffre di distonia neurovegetativa?

I sintomi di questo disturbo possono essere tenuti sotto controllo da alcuni farmaci ad azione antineurodistonica o sedativa, ma esistono anche molti rimedi naturopatico e omeopatici, come integratori a base di Manganese-Cobalto e i gemmo derivati come il Ficus carica e la Tilia Tormentosa. Trattamenti come l'agopuntura si sono rivelati altresì efficaci. Sarà tuttavia uno specialista in neurologia a fornire la terapia più adeguata in base ai sintomi riscontrati.

Link utili: 

Distonia neurovegetativa e depressione

 

 

 

 



 


 

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