Il mistero del Premio Nobel 

C'è molto di più dietro la notizia ironicamente triste della morte del premio nobel per la medicina 2011. Si chiamava Ralph Steinmam, biologo e immunologo canadese e ha ricevuto l'importante riconoscimento internazionale tre giorni dopo la sua morte. Ma perchè ha ricevuto comunque il premio Nobel? Qual è la sua fondamentale scoperta?

Nessun errore è stato commesso dal Comitato per l'assegnazione dei premi Nobel nell'edizione 2011. Anzi, si potrebbe azzardare che il premio al dottor Steinman per la medicina sia il più meritato, visto che è il risultato di una vita, di un lavoro, di un successo. Ed è solo un aspetto burocratico ciò che ha fatto scalpore per qualche giorno. 

Al dottor Ralph Steinmam infatti è stato riconosciuto un ruolo di primo piano per quanto riguarda l'impegno e il lavoro di ricerca sulle cure oncologiche. In particolare sulla cura di un tumore a lui molto noto, quello che lo ha portato alla morte. Il tumore al pancreas che affliggeva da anni il dottor Stainman era di una particolare tipologia, molto violenta e definitiva: in pochi mesi chi ne soffre è destinato a morte sicura, con scarse possibilità di terapie. Steinman, a dispetto di ogni previsione, con il suo cancro ha convissuto per anni, probabilmente proprio grazie alla scoperta realizzata grazie ai contributi dei colleghi Bruce Beutler e Jules Hoffmann prima di lui. E alla coraggiosa decisione di sperimentare su di se la validità delle loro teorie. E' questa la convinzione dello stesso istituto per cui Steinman lavorava: il Rockefeller University attribuisce alla cura sperimentale con le cellule dendritiche, mediatrici della risposta immunitaria, alla quale il medico si era sottoposto, la sua inaspettata sopravvivenza. E nuove strade si aprono ad approcci innovativi, a terapie contro il cancro, malattie infettive e disordini del sistema immunitario. 

Ma in cosa consiste la terapia sperimentata in prima persona da Ralph Steinman?

La parola chiave è: cellule dendritiche o dendriti. Nel 1973 Ralph Steinman scopre un nuovo tipo di cellula: la cellula dendritica appunto. Ipotizza che le cellule dendritiche possano avere un ruolo da protagoniste nei meccanismi immunitari. Indaga il modo in cui potrebbero riuscire ad attivare le cellule T, le cellule dell'immunità adattiva e dello sviluppo della memoria immunologica, che intervengono a difesa dell'organismo, contro gli attacchi patogeni. Le cellule T producono anticorpi e cellule killer che distruggono microrganismi e cellule infette. Nonostante lo scetticismo, i risultati delle ricerche di Steinman hanno portato a confermare il ruolo fondamentale delle cellule dendritiche nell'attivazione delle cellule T.

Le cellule dendritiche sono distribuite ubiquitariamente nel corpo umano, particolarmente nei tessuti che fungono da barriera con l’ambiente circostante (per esempio a livello delle mucose) e negli organi linfoidi, dove  agiscono come “sentinelle” nei confronti degli agenti patogeni con cui l’organismo entra in contatto. Gli eventuali stimoli infiammatori le fanno attivare e migrare verso gli apparati linfoidi secondari dove arrivano ad una maturazione tale da incrementare enormemente capacità di attivare cellule T. In pratica il loro compito è quello di controllare i tessuti a rischio infezione e realizzare un identikit tridimensionale dell'agente patogeno che verrà preso in consegna dalle cellule T, i veri esecutori del sistema immunitario.

Perchè ha preso il Nobel

Le cellule dendritiche