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Melanoma: i principali esami strumentali per una diagnosi precoce 

 

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 Il melanoma è un tumore maligno della pelle la cui incidenza è in crescita in tutto il mondo. Gli esami che consentono una diagnosi precoce della malattia sono la mappatura dei nei, la dermoscopia e la biopsia.


 


 

 
Il melanoma: cosa è e come si manifesta
Il melanoma è una neoplasia maligna della pelle causata dalla trasformazione dei melanociti, le cellule dello strato cutaneo più profondo.
La sua incidenza è in aumento in tutto il mondo: ogni anno colpisce circa 100.000 individui di età compresa tra i 30 ed i 60 anni.
I fattori dell’insorgenza di questa forma di tumore sono molteplici: l’appartenenza ad un fototipo chiaro, situazioni di forte inquinamento ambientale, l’esposizione prolungata al sole e alle lampade UV.
Una diagnosi precoce del melanoma è fondamentale: la prognosi di questa forma di tumore è buona se la lesione è rimasta circoscritta agli strati superficiali della cute.
 
Diagnosi melanoma: la regola dell’ABCDE e la visita specialistica
Come si manifesta il melanoma? Nella maggior parte dei casi la neoplasia appare inizialmente come neoformazione che ha l’aspetto di una lesione piana. Il melanoma puo’ anche insorgere attraverso la mutazione di un neo preesistente. In entrambi i casi il paziente deve tenere sotto controllo i cambiamenti della lesione, che possono essere indicatori di rischio di tumore.  
Il metodo di autodiagnosi noto come “regola dell’ABCDE” si basa proprio sull’osservazione delle possibili alterazioni del neo: 
 
-Asimmetria della lesione 
-Bordi caratterizzati da irregolarità  
-Colore che cambia 
-Dimensione che supera i 6 mm
-Evoluzione e crescita rapida e progressiva delle dimensioni del neo 
 
In presenza di questi segnali, il paziente puo’ rivolgersi ad uno degli ambulatori di Dermatologia e Chirurgia Plastica che si occupano di diagnosi precoce, dove un medico specialista analizzerà approfonditamente la superficie della cute. 
 
Diagnosi melanoma: mappatura dei nei e dermoscopia
Il programma di screening per i soggetti che presentano ad una prima visita specialistica lesioni sospette o per le persone ad alto rischio di sviluppare melanoma comprende la mappatura dei nei e la dermoscopia.
Il primo esame consiste in una visualizzazione della struttura dei nei attraverso il videodermatoscopio: grazie allo strumento viene identificata la natura di nei preesistenti e soggetti a modificazioni  e di nei appena comparsi. 
La dermoscopia è un esame  che rende la diagnosi più specifica. Esso viene effettuato con l’ausilio del dermatoscopio, uno strumento che rende possibile una visualizzazione ingrandita delle lesioni sospette, molto più dettagliata di quella che avviene ad occhio nudo.
Questo test diagnostico permette inoltre di specificare la natura benigna o maligna di neoformazioni identificabili come melanomi.

Diagnosi melanoma: la biopsia 
Nel caso in cui venga rilevata una neoformazione sospetta, si applica la biopsia escissionale: la lesione viene asportata e sottoposta ad esame cistologico. 
Se il melanoma ha uno spessore superiore ai 1 mm è indicata la biopsia del linfonodo sentinella.
Grazie a questo test diagnostico è possibile sapere se il tumore è ancora circoscritto o si è esteso generando metastasi occulte nel linfonodo sentinella. In questo caso vengono asportati i linfonodi presenti in questa zona.
 
Diagnosi melanoma: i nuovi raggiungimenti della ricerca
Grazie ad un recente studio è stata individuata la possibilità di diagnosticare il melanoma attraverso un prelievo di sangue e l'analisi del siero.
Si tratta di un importante passo verso l’identificazione del primo marcatore di melanoma, un nuovo strumento di diagnosi precoce del tumore.
 


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