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Sostanze cancerogene e ricerca 
sostanze cancerogene

Nella lunga ed estenuante battaglia contro i tumori c'è un tipo di ricerca che non tutti conoscono, troppo spesso cavalcata dal sensazionalismo. E' la ricerca sperimentale sulle sostanze cancerogene e che a seguito di studi condotti accuratamente risultano essere innocue o favorire l'avanzata di qualche tipo di tumore.

 

Di solito le attenzioni dei ricercatori per quanto riguarda la portata cancerogena delle sostanze è rivolta a tutti quegli oggetti, sostanze chimiche o naturali, cibi, materiali che entrano in stretto contatto con la nostra vita. Quelle sostanze di cui amiamo circondarci quotidianamente, il cui uso ha una relazione diretta con la comparsa di certi tumori. Come ad esempio la troppo famosa relazione pericolosa tra il fumo del tabacco e il tumore ai polmoni. Eppure il trend di crescita di questo tumore non accenna a fermarsi e i fumatori non sembrano minimamente intimoriti dalle campagne denigratorie contro le sigarette. Più si va avanti, più la nostra vita si arricchisce di nuove sostanze, più è obbligo per noi e per il mondo scientifico domandarsi quali effetti possono avere sulla nostra salute sostanze più o meno naturali.

Anche l'individuazione e la dimostrazione che alcune sostanze siano cancerogene è un aspetto fondamentale nella cura e nella prevenzione del cancro. A maggio scorso sono tornate a far discutere le radiazioni generate dai cellulari. Infatti l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito il telefonino tra gli oggetti "presumibilmente cancerogeni", con l'opportunità di pronunciarsi a favore di una relazione tra telefonate e tumore al cervello (il glioma in particolare!). In realtà questo tipo di ricerca, denominata Interphone, si è basata su interviste volte ad indagare l'uso del cellulare, in persone affette da glioma. Evidentemente debole come dimostrazione, in realtà nemmeno da questo tipo di analisi è risultato evidente la relazione tra comparsa del tumore al cervello e l'uso del cellulare. Caso diverso per la formaldeide. La sostanza chimica è stata dichiarata solo quest'anno cancerogena dal National toxicology programm degli Stati Uniti. Perchè? Gli effetti cancerogeni della formaldeide sono stati ampiamente dimostrati e se ne conosce perfettamente il meccanismo di dipendenza con la leucemia da almeno trent'anni. 

E' fondamentale che di pari passo con la ricerca di nuove sostanze cancerogene si strutturino anche standard coerenti e che rendano possibili queste catalogazioni. Ora ce ne sono troppi! Anche la stessa definizione dell'Oms di "sostanze presumibilmente cancerogene" è troppo vasta e incompleta per contenere un elenco che va dai sottaceti al cellulare appunto. E il caso della formaldeide ci fa sospettare che in questo sistema apparentemente buono si toccano spesso gli interessi economici di aziende, multinazionali e lobby politiche. 

Studio Interphone

Formaldeide nei cosmetici

Sostanze cancerogene 

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