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Artrite reumatoide, cosa è, chi colpisce e come curarla.

malattie reumaticheCrescono a 5 milioni le persone che soffrono di reumatismi di origine professionale, si contatno più di 200 patologie croniche e invalidanti, dal banale mal di schiena, di cui si sono triplicati i casi negli ultimi 5 anni, a forme patologiche più gravi come l'artrite reumatoide e la spondilite.

Sono in 700mila gli italiani che combattono queste patologie autoimmunitarie e progressive cercando di ribaltare il lento e inesorabile processo della malattia e allontanare il più possibile il giorno che li vedrà incapaci di muoversi in piena autonomia.

Le persone che soffrono di artrite reumatoide sono costrette ad abbandonare il lavoro e, in breve tempo, l'assistenza dei famigliari  diventa necessaria per risolvere tutte le normail faccende giornaliere. SI calcola che già dopo 5 anni dalla diagnosi, il 50% dei malati ha un invalidità permanente.

Tutto ciò si può però contrastare, sia con i farmaci tradizionali sia con i “farmaci intelligenti” di ultima generazione, a patto che la diagnosi non ritardi. Purtroppo capita ancora troppo spesso che la diagnosi arrivi in ritardo, in media di 2 anni dai primi sintomi in caso di artrite reumatoide e di 5 anni per la spondolite. Anni preziosi per la malattia, che progredisce e distrugge le articolazioni del malato causando lesioni che comportano deformità e blocchi articolari.

Le malattie autoimmuni progressive colpiscono in età lavorativa e la difficoltà di movimento, i dolori diventano un ostacolo per il malato che si vede costretto ad assentarsi dal posto di lavoro.

L'Osservatorio sanità e salute ha condotto un indagine dal quale è risultato che le assenze dovute a queste forme di artriti autoimmuni progressive sono aumentate.
Per limitare i casi è dunque necessario rivolgere attenzione a queste patologie invalidanti diagnosticandole il prima possibile ai fini di rallentarne il processo auto distruttivo con cure efficaci, riabilitazione e interventi chirurgici correttivi.

Per diagnosticare l’artrite reumatoide il paziente dovrebbe presentare almeno 4 dei 7 sintomi qui sotto elencati per almeno 6 settimane consecutive:

1. rigidità mattutina che si protrae per almeno un’ora
2. dolori o infiammazioni a diverse aree articolari (falangi, polso,gomito,anca...)
3. infiammazione delle articolazioni della mano e dei polsi
4. dolori simmetrici
5. presenza di noduli sottocutanei vicino alle articolazioni
6. alti  livelli sierici di fattore reumatoide (FR)
7. segni di erosione delle articolazioni della mano o del polso visibili alla radiografia

L’artrite reumatoide è una malattia cronica che provoca forti dolori causati dall’erosione delle cartilagini e delle infiammazioni. Per attenuare il dolore sono suggerite alcune regole e alcune abitudini che possono migliorare sensibilmente la qualità di vita del malato.
Innanzi tutto è caldamente consigliato rivolgersi subito ad un centro specializzato già alle prime manifestazioni dei sintomi; adottare una dieta leggera per evitare il sovrappeso. È seriamente sconsigliato il consumo di alcool e fumo essendo sostanze incompatibili con alcune terapie, mentre è consigliato l’uso di scarpe e plantari speciali e dedicare del tempo alla ginnastica e alla fisiochinesiterapia specifica per tonificare i muscoli senza logorare le articolazioni. Una terapia riabilitativa è inoltre importante per prevenire possibili deformazioni.
Infine è importante avere un supporto psicologico da parte della famiglia in modo tale da garantire al malato un ambiente tranquillo, piacevole e sereno.

Link utili

Nuove cure per l'artrite reumatoide 

Malattie reumatiche causate da carenze alimentari

Eular (European League Against Rheumatism )

 

 

 

 

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