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I disturbi alimentariPerchè cresce il numero di problemi legati all'alimentazione?

 

Nelle varie società occidentali sono in grande aumento i disturbi alimentari e colpiscono soprattutto le ragazze in età adolescenziale. Parliamo di cifre piuttosto di persone giovani colpite da disturbi alimentari come anoressia e bulimia e che  acausa di questi rischiano la loro vita.

 

 

La Bulimia è un disturbo alimentare caratterizzato da comportamenti improvvisi e ripetuti di iperalimentazione incontrollata.

Caratteristiche della bulimia sono la dieta ferrea e le abbuffate ricorrenti, consistenti nell’assunzione veloce ed impulsiva di grosse quantità di cibo, con senso di perdita di controllo sul proprio comportamento.

Seguono dei comportamenti ripetitivi per rimediare all’ingrassamento (vomito, abuso di lassativi e/o di diuretici, digiuno, ecc.) che fanno sì che le pazienti presentino per lo più un peso normale.

La bulimia può determinare gravi complicanze di carattere medico. Come conseguenza del vomito ripetuto: gengiviti, carie ricorrenti, mal di gola cronico, difficoltà ad inghiottire; esofagite da reflusso, ecc. 

Per l’abuso di lassativi: ipotonia del colon, grave stitichezza e danno renale irreversibile.

Inoltre si possono avere squilibri della composizione chimica dell’organismo con disturbi del ritmo cardiaco anche fatali.

 

L’ Anoressia è caratterizzata da una perdita di peso di oltre il 15% rispetto a quello ideale.

 

Le ragazze affette rifiutano con decisione i cibi “grassi” e “troppo calorici”; la dieta diventa così estremamente povera, a volte strettamente vegetariana. Si associa vomito autoindotto, abuso di lassativi e/o di diuretici, assunzione di preparati dimagranti, effettuazione di un’attività fisica esasperata (es. corsa, cyclette, ginnastica, ecc.). Costante è l’assenza del ciclo mestruale (amenorrea), di solito in rapporto al dimagrimento. Il quadro clinico è quello di una grave malnutrizione con rischio per la vita.

L’analisi del pensiero nei disturbi alimentari mette in evidenza la presenza di convinzioni profonde legate al timore forte e costante della “grassezza”, con l’idea che esser “magri” è l’unico modo per accettarsi e/o essere accettate.

Una psicoterapia breve cognitivo-comportamentale rappresenta spesso il trattamento più efficace nel modificare tali idee disfunzionali e favorire un rapporto più positivo con se stesse e con il proprio corpo.

 

Fernando Di Rienzo

www.stress-e-co.it

Tel. 335.63.07.489

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