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Movimento senza controllo
disturbi del movimento

Cosa si intende per disturbi del movimento? Quali sono i tipici sintomi che fanno sospettare uno di questi disordini? E quanti sono i disturbi del movimento? La medicina ha le idee molto chiare sulla classificazione di questi disturbi e li conosce per nome e sa come affrontarli. Vediamo come.

 

 

 

Che cosa si intende in medicina per disturbi del movimento? 

I disturbi del movimento o discinesie sono comunemente considerate condizioni neurologiche nelle quali non vi è perdita della forza muscolare come avviene nella paralisi, ma piuttosto una alterazione qualitativa del movimento. L'esempio più lampante è la malattia di Parkinson, ma non è l'unico esempio di disturbo del movimento. Ci sono infatti anche la produzione di movimenti anomali come nelle discinesie propriamente dette.  

Da cosa dipendono questi incontrollati disturbi del movimento?

I disturbi del movimento hanno prevalentemente una ragione tutta nel sistema nervoso. Vengono comunemente attribuiti ad alterazioni dei gangli della base, del cervelletto e della corteccia cerebrale motoria. Tutti i tipi di disturbo del movimento sono riconoscibili e diagnosticabili attraverso peculiari caratteristiche cliniche. Ma all'osservazione dei sintomi è sempre necessario effettuare un inquadramento eziologico con delle indagini diagnostiche. Solo dopo un corretto inquadramento diagnostico si potrà iniziare la terapia. Cause frequenti dei disordini del movimento riguardano: malattie degenerative (sia quelle ereditarie, sia quelle idiopatiche); possono essere indotte dai farmaci, da insufficienza multiorgano, da ischemia e da infezioni del sistema nervoso centrale.

Quanti tipi di disturbi del movimento conosce la medicina?

Ce ne sono molti, classificabili in cinque categorie principali. Sono i parkinsonismi, le distonie, i tremori, i tic, i movimenti coreici; ma ci sono anche la bradicinesia, asterissi e mioclonia, sincinesia, abasia. Anche i parkinsonismi si suddividono ulteriormente, ma in generale si riconoscono per la comparsa di inconfondibili segnali di mancanza di movimento, rigidità e tremore, come acinesia, rigidità, tremore a riposo, perdita dei riflessi posturali. Le distonie sono tutte quelle contrazioni muscolariprolungate, di muscoli di solito antagonisti, che possono causare movimenti involontari e ripetitivi. Ce ne sono di tre tipi. Il tremore avviene se c'è una contrazione alternata di muscoli antagonisti, producendo oscillazioni ritmiche, generati da circuiti nervosi diversi del sistema nervoso. Ecco perchè ci sono diverse categorie di tremori. I tic sono poi movimenti involontari, stereotipati, improvvisi e rapidi, che possono colpire il viso (occhi, naso) e gli arti superiori. Esistono anche tic vocali che generano raschiamenti di gola, mugugni, rumori gutturali ma anche urli. Le coree infine sono movimenti involontari, rapidi e irregolari e non ritmici. Sono movimenti fluidi che interessano il segmento colpito con forme fluide di movimenti.

Disturbi del movimento

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