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Quando si pensa al suicidio: il disturbo bipolare dell'umoreLa depressione è la condizione migliore perchè un soggetto vulnerabile possa perdere il controllo della propria volontà, abbandonarsi alla disperazione e pensare di venirne fuori con il suicidio. Nel Disturbo bipolare dell'umore le fasi depressive si alternano a quelle maniacali, di eccessivo entusiasmo e iperattività. Vediamo in cosa consiste il Disturbo bipolare dell'umore e la terapia più efficace
Quando perdiamo il controllo della nostra mente e non riusciamo più a leggere ed affrontare le prove della vita, la vita stessa sembra suggerirci di lasciar perdere, smettere di combattere. E sembra di essere risucchiati in un vortice di incontrollata disperazione. Quale può essere quindi la soluzione? Sono solo alcuni dei sintomi più evidenti di una serie di patologie che vanno sotto il nome di Disturbi dell'umore, che consistono in alterazioni o anomalie del tono dell’umore dell’individuo, che siano di entità tale da causare alla persona problemi o disfunzioni persistenti o ripetute, oppure disagio marcato. Non parliamo quindi di semplice disagio o di una tristezza latente, ma di qualcosa che può essere letale per la persona e rende la persona stessa letale per se stessa. Inutile girarci intorno: il rischio maggiore corso da chi è affetto da un disturbo dell'umore può essere la tendenza al suicidio. Oltre ad una serie di disagi sociali ed emotivi che rendono l'esistenza insopportabile ed un intervento medico fondamentale. Sono diversi i tipi di patologie che costituiscono i Disturbi dell'umore, ma uno più di tutti contempla una tendenza forte al suicidio. Vediamo in cosa consiste. Il Disturbo bipolare dell'umore. Il nome dice tutto. Si tratta di una malattia seria ed invalidante che si manifesta con un'alternanza di stati d'animo opposti ma entrambi distruttivi per la persona che ne soffre. Chi soffre di questa condizione tende a presentare fasi depressive seguite da fasi maniacali. Nelle fasi depressive il soggetto dimostrerà un umore particolarmente basso, una marcata e profonda tristezza la consapevolezza che non ci sia più nulla in grado di dare piacere. E' proprio in questa fase di totale disperazione che a volte si pensa al suicidio. Altri sintomi sono disturbi del sonno, dell’appetito e della concentrazione. La fase alternata è quella maniacale. uguale e contraria a quella depressiva. Sono caratterizzate, infatti, da un umore particolarmente euforico, dalla sensazione che tutto sia possibile e da un ottimismo eccessivo. Il comportamento diventa disorganizzato ed inconcludente. L’energia è tanta che spesso chi attraversa queste fasi non sente il bisogno di mangiare o dormire ed ha la sensazione di poter fare qualsiasi cosa, a tal punto da commettere azioni impulsive o compromettenti, come spese folli o imprese avventate. In un certo qual modo un ottimistico suicidio. La gravità dei Disturbi bipolari dell'umore non è dovuto alla loro incidenza, che arriva all'1,2% nel sesso maschile ed è leggermente maggiore nel sesso femminile (1,8%). Ma è giustificata dall'insorgere in età giovanile, 18 anni circa e le conseguenze comportamentali estreme che ne derivano. La diversa alternanza degli episodi depressivi e maniacali che caratterizzano ogni soggetto definiscono anche la tipologia di malattia. Ci sono infatti tre tipi di Disturbo bipolare. Nel Disturbo bipolare di tipo I e di tipo II si possono avere i maggiori casi di tendenza al suicidio. Oltre a comportamenti violenti, abuso di alcol, compromissione lavorativa e sociale. Il trattamento del disturbo bipolare è finalizzato a contenere ed attenuare l'alternanza delle fasi depressive e maniacali; contenendo i rischi più letali per la salute del paziente: il suicidio prima di tutto. La terapia si sviluppa su un doppio binario: la farmacoterapia con farmaci stabilizzanti dell'umore e antidepressivi e la psicoterapia cognitivo-comportamentale per intervenire soprattutto nella fase depressiva.
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