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abbronzata a ogni costo, è la tanoressiaVai al mare da aprile, ma il mare in realtà è l'ultima cosa che ti interessa e anzi, se non fosse per il bel panorama potrebbe anche non esserci del tutto. Quello che cerchi prima e durante l'estate è avere un'abbronzatura uniforme, che ti faccia sentire bella e in forma. E per far questo, sedute di lettini abbronzanti e lampade per tutto l'inverno, bagni di sole a primavera, appuntamenti immancabili con la sdraio, il bikini e un bel po' di abbronzante da spalmare in estate.
Anche nei ritagli di tempo. Alla crema solare hai detto addio subito, perché è nemica della tintarella e ormai, dopo che al mare sei andata già un bel po' di volte, pensi proprio di non averne bisogno. Dieta ricca di albicocche e carote come si legge nelle riviste, per aiutare l'abbronzatura "dal di dentro". Se l'anoressia è quel disturbo psicologico che fa vedere grasso chi ne è affetto, spinto così a dimagrire per raggiungere il peso ideale, chi soffre di tanoressia è ossessionato dall'abbronzatura, si vede sempre troppo pallido e non ne ha mai abbastanza. E' questo secondo gli esperti l'identikit del tanoressico: di solito una donna tra i 16 e 40 anni, residente al nord, di corporatura magra e di aspetto disidratato, che soffre di abbronzatura compulsiva, un eccesso dovuto all'insicurezza di sé, della propria pelle e della propria bellezza.
I rischi sono quelli dei danni causati dal sole, da cui, per la pericolosità dei raggi ultravioletti, non ci si protegge mai abbastanza. Se gli effetti a breve termine possono essere la comparsa di eritemi e scottature e una disidratazione cutanea, a lungo termine la pelle invecchia precocemente e ci si espone al rischio di tumore, che causa qualche vittima in più ogni anno.
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