Uno studio inglese rassicura le mamme sui rischi dell'anestesia epidurale

Una ricerca inglese ridimensiona ulteriormente i possibili rischi legati all'uso dell'epidurale.

L'anestesia epidurale permette di partorire senza sentire dolore. Per questo è scelta da molte mamme che vogliono godersi il momento del parto con gioia e serenità. 

Molto spesso però la neo-mamma è spaventata dai possibili rischi di tale anestesia e preferisce affrontare i dolori del parto.

Per i ricercatori del Royal United Hospital di Bath (Gb), autori dello studio pubblicato sul British Journal of Anaesthesia, i casi di rischi per il paziente si attestano su 1 su 23 mila. Ancora più rara la probabilità di danni permanenti (1 su 80000).

In Gran Bretagna su 700 mila iniezioni antidolore praticate, spinali ed epidurali, il numero di pazienti che ha riportato danni gravi si aggira tra 14 e 30 casi (il margine di incertezza deriva dal fatto che non è sempre possibile stabilire responsabilità nette), con 5-13 i casi di paralisi e 6 decessi.

In caso di parto, sarà il medico anestesista a valutare la possibilità di eseguire l'intervento di epidurale. Per la precisione, è bene dire che si tratta di ANALGESIA epidurale non di ANESTESIA.

Mentre la seconda addormenta tutto la paziente, l'analgesia - pur togliendo i dolori - non altera lo stato di coscienza consentendo alla neomamma di partecipare attivamente alla nascita del bambino.

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