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Autopalpazione del seno: ecco come si faL'autopalpazione del seno è il primo passo per la prevenzione al carcinoma mammario, prima causa di morte femminile fra i 35 e i 55 anni in tutta Europa. Attraverso un semplice auto esame la donna può individuare la presenza di noduli e alterazioni al seno ed avviare opportune indagini senologiche per una diagnosi preococe. Ma come si fa correttamente l'autopalpazione del seno e quando va fatta? Ecco una semplice guida.
Dedicare 5 minuti di tempo alla salute del nostro seno può salvarci la vita. Ogni anno vengono diagnosticati tra i 33.000 e i 35.000 casi di cancro al seno e a causa di questo muoiono 11.000 donne. In Italia, purtroppo, nonostante sia colpita da cancro al seno 1 italiana su 9, solo il 25% della popolazione femminile ricorre alla diagnosi precoce.
Come effettuare l'autopalpazione del seno L'autopalpazione è una pratica semplice e veloce, che può metterci in allerta sulla presenza di possibili anomalie del seno. Sarebbe ottimale praticare un autopalpazione del seno e della mammella mensilmente, preferibilmente dal 5° al 10° giorno dall'inizio del ciclo mestruale (momento in cui il tasso ormonale è più basso e, di conseguenza, i seni risultano più piatti e morbidi). L'autopalpazione si compone in realtà di due fasi, altrettanto essenziali: l'osservazione e la palpazione vera e propria L'osservazione va praticata dinanzi ad uno specchio, a torso nudo, esaminandoil seno in tre diverse posizioni:
Potrete facilmente riscontrare che i seni hanno differente volume; ciò non deve destare particolare preoccupazione (è un'anomalia che colpisce il 78% delle donne). Quello che occorre guardare è un'eventuale deviazione o retrazione del capezzolo, tracce di eczema o ecchimosi, e soprattutto se esiste fuoriuscita di liquido dal capezzolo. Se ciò si verifica in ambedue i seni (e non siete incinte, ovviamente) può trattarsi di un problema ipotalamico; se invece riguarda solo un capezzolo, ed in particolar modo se la secrezione è di tipo verdastro o sanguigno, può essere il segno di un tumore. La palpazione va praticata in posizione sdraiata e due volte per ogni seno. Dapprima con il braccio della parte da esaminare lasciato lungo il corpo, e poi con il braccio sotto la testa. L'autopalpazione va effettuata con le dita a piatto, non coi soli polpastrelli, esaminando il seno con calma, partendo dall'esterno verso l'interno. Ciò che bisogna cercare sono eventuali formazioni nodulari (i c.d. noduli al seno). E' bene ricordare che non sempre si tratta di cancro: spesso possono essere cisti o tumori benigni. La presenza di noduli nei due seni, in special modo, può essere un indice della loro benignità. In ogni caso, vanno immediatamente segnalati al medico.
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