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Mosse antistalking: come difendersi dallo stalkingLo stalking è un fenomeno che si è tristemente diffuso negli ultimi anni, anche grazie allo sviluppo di internet e dei cosiddetti social networks (come facebook) che permettono di trovare foto e informazioni su qualcuno più facilmente che in passato. Lo stalking è quindi una forma di molestia, caratterizzata dalla sua continuità: lo stalker è infatti un molestatore assillante, uomo o donna, che limita la libertà del perseguitato.
Difendersi dallo stalking si può? E' possibile attuare delle manovre antistalking per mettere una barriera tra noi e il nostro molestatore. Normalmente lo stalking è caratterizzato da inseguimenti, molestie e un'attenzione ossessiva (ripetuta, intrusiva e fastidiosa) verso qualcuno, di solito un conoscente: un ex, al primo posto, ma anche uno o una collega di lavoro, un o una vicina di casa, persino un parente. Altre volte si tratta di un fanatismo ossessivo verso una celebrità, di cui si è riusciti a reperire il numero di cellulare o l'indirizzo di casa. Esistono due tipi di stalking: un primo tipo comprende ogni forma di comunicazione invasiva. Invio continuo di messaggi impulsivi e carichi di emotività, di odio o amore: i messaggi vanno dagli sms al cellulare, alle telefonate, alle lettere, alle mail fino a scritte sulla macchina, su una finestra della propria casa o su un muro. Un altro tipo è quello che si avvale del controllo della persona perseguitata, di solito sorvegliata, inseguita, pedinata o vittima di appostamenti sotto casa, per strada o sul posto di lavoro. Questi appostamenti sono spesso caratterizzati da confronti diretti, minacce o lusinghe, aggressioni. Qual è la vittima ideale dello stalker? Una persona con cui lo stalker intrattiene una relazione reale o immaginaria, spesso idealizzata. Chi subisce lo stalking si trova di solito in una continua posizione di ansia, stress, terrore psicologico. Vediamo ora quali sono le più efficaci strategie antistalking. Innanzitutto occorre individuare lo stalker e la sua strategia: se è una persona che vuole vendicarsi di noi perché pensa d'aver subito un torto, ad esempio è stato respinto, se è convinta di essere l'uomo o la donna della nostra vita, se ci corteggia o se cerca semplicemente attenzioni da parte nostra. La maggioranza delle vittime da stalking è femminile e al di sotto dei 50 anni. Le tecniche di comportamento antistalking non sono uguali per tutti, quindi, perché variano a seconda del tipo di molestie e del tipo di molestatore. Occorre in primo luogo prendere coscienza del problema, senza minimizzare: la vittima dello stalker non deve pensare di poter risolvere da sola la faccenda, magari evitando il suo persecutore o facendo finta di niente. In secondo luogo è improtante avere comportamenti volti a scoraggiare, quando possibile, gli atti di molestia. Fermezza nel dire no a un corteggiatore assillante, una sola volta e in modo molto chiaro. Nessun comportamento che provi a rabbonire il nostro molestatore o a farselo amico: potrebbe funzionare come incoraggiamento. Evitare ogni forma di reazione di rabbia e mantenere fermezza nel diniego e indifferenza: restituire il regalo non voluto, non rispondere a mail, messaggi, lettere. Crearsi una nuova scheda telefonica se il molestatore ha il nostro numero, e non rispondere a quella vecchia, tenendola comunque attiva . Cercare di essere prudenti: evitare uscite abitudinarie, evitare di trovarsi da soli in luoghi deserti o affollati, preendere ogni tipo di precauzione. Per gli amanti degli animali, una buona tattica antistalking è quella di prendersi un cane da difesa. Raccogliere tutte le prove possibili che testimonino le molestie ricevute e consegnarle alla polizia. Andare in giro con un nuovo cellulare e un nuovo numero, per chiamare qualcuno in caso di emergenza. In caso di pericolo, rivolgersi alle forze dell'ordine senza cercare misure alternative. Link utili: Osservatorio nazionale stalking Stalking e violenza sulle donne Lo stalking dal sito dei carabinieri
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