La brocca che non depura

Dubbi confermati: l'esposto presentato lo scorso mese di febbraio al procuratore Raffaele Guariniello da Mineracqua, la Federazione italiana delle industrie della acque minerali naturali, ha trovato fondamento dalle analisi effettuate dalla Procura di Torino e ora trasmesse all'Istituto Superiore di Sanità. I dubbi riguardavano l'effettiva utilità delle caraffe che filtrano l'acqua del rubinetto per purificarla da sostanze nocive. Secondo quanto sostiene il consulente della Procura di Torino Ivo Pavan, l’acqua filtrata dalle tre caraffe esaminate, ossia la tedesca Brita, la caraffa di Auchan prodotta da Laica e quella Viviverde della Coop, non renderebbero l'acqua potabile, ma anzi, in alcuni casi, aggiungerebbero una certa quantità di sodio e potassio. Occhio dunque, rischio contraffazione dell'acqua pura!