Si parla tanto di integratori alimentari, ma quanto sono realmente utili e quanto non sono piuttosto una trovata economico pubblicitaria? Chi deve assumerli, che controindicazioni hanno e perché la vendita di integratori - on line e tradizionale, grazie a negozi dedicati alla vendita di integratori - ha subito un vero e proprio boom negli ultimi anni?
A volte in fatto di frutta e verdura scegliamo meccanicamente cosa mangiare, senza far caso invece, che come suggerisce un curiosissimo studio, mangiare la verdura e la frutta fa bene, sì, ma dipende da cosa mettiamo sul piatto. Possibile? Possibilissimo, secondo la ricerca, che ha spiegato che i vegetali non fanno tutti bene allo stesso modo, e che per alcuni di essi, anzi per ben cinque varietà esistono delle "alternative migliori" per la nostra salute.
Gli acidi grassi essenziali (AGE), l’acido linoleico (AL), capostipite della serie omega-6, e l’acido alfa-linolenico (ALA), capostipite della serie omega-3, sono stati scoperti da Burr e Burr nel 1929 e sono stati così denominati in quanto indispensabili per la salute dell’uomo che, non essendo in grado di sintetizzarli, li deve introdurre con gli alimenti, in quanto sono contenuti nel pesce e nell’olio di pesce, nella carne, nel latte, nei formaggi, nella frutta secca, negli oli eccetera.
Degli studi incrociati sui multivitaminici portano tutti alla conclusione che prendere questi integratori a base di vitamine per sopperire alle carenze della dieta potrebbe non essere una buona idea in alcuni casi e in relazione ad alcune patologie, ma i pareri sono contrastanti. Non c'è dubbio però che gli esperti consiglino in modo unanime di ottenere le vitamine dagli alimenti e non artificialmente per stare bene.
Il fruttosio addolcisce il palato, ma può inasprire la salute. Il consumo in eccesso del fruttosio, principalmente attraverso bibite che contengono questo zucchero derivato dalla frutta al posto del glucosio, accelererebbe l'insorgenza di obesità e aumenterebbe il rischio di diabete, contribuendo alla dislipidemia (alterazione di colesterolo e trigliceridi).
Far mangiare le verdure ai bambini sembra una vera e propria sfida per la maggior parte dei genitori, tanto che, per impegni e vite sempre più accelerate, le verdure per bambini sono un argomento chiuso per la maggior parte delle famiglie, che alla fine cedono piuttosto che subire ogni volta delle scenate a tavola.