Oltre 2.000.000 di interventi nel 2006, con un incremento del 100% in meno di dieci anni. Se gli interventi di chirurgia plastica sono diventati popolari negli USA lo si deve anche alle immagini video di chirurgia inseriti nei format televisivi di successo, molti dei quali arrivati in Italia via satellite. Qualche nome: Doctor 92010, Swan, Extreme Make–over, Nip & Tuck, senza contare i casi nazionali (ma anche questi su format di importazione) di ‘Bisturi’ e de ‘Il brutto Anatroccolo’.
La maggior parte delle pazienti che richiedono un intervento di plastica riduttiva della mammella hanno attentamente vagliato la loro decisione prima di rivolgersi al chirurgo plastico. Sebbene la maggioranza delle donne si indirizzino verso la chirurgia per sensazione di dolore e disagio fisico, non v’è dubbio che anche esigenze estetiche, pur inconsce, abbiano un’importanza nella scelta, che sarà quindi determinata da fattori di ordine fisico e psicologico. La plastica di riduzione mammaria bilaterale è in genere risolutiva; pur tuttavia nei casi più inveterati, se a seguito dell’intervento di riduzione del seno non si ha un significativo miglioramento dei sintomi, è consigliata una rieducazione motoria mediante fisioterapia.
Spesso la paura dell'anestesia ci fa vacillare di fronte a un intervento estetico. Ma quali sono i tipi di anestesia possibili nell'ambito dell'anestesia clinica, e che tipo di anestesia può prospettarci il nostro chirurgo estetico? A queste domande risponde il dr. Vincenzo del Gaudio, Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica, facendoci una breve panoramica delle tipologie di anestesia.
Diciamo la verità: l'anestesia clinica spesso rappresenta, per larghi strati della popolazione, un elemento psicologico fortemente ostativo al naturale desiderio di migliorarsi esteticamente mediante un intervento chirurgico.
Il laser si riconferma come il metodo che negli ultimi ha rivoluzionato più di altri l'approccio terapeutico verso diverse patologie, sia nella medicina generale che in quella di tipo estetico. Grazie al laser infatti molti interventi chirurgici sono stati rivisti e reinventati con l'accesso a tecniche mini invasive per scolpire il corpo, cancellare i segni della pelle (cicatrici, tatuaggi, imperfezioni), gli inestetismi cutanei come la cellulite e, ultima importante applicazione, come trattamento rughe per ringiovanire.
Sempre più uomini si rivolgono al chirurgo plastico perché soffrono della cosiddetta “ginecomastia”, ossia l’ingrandimento patologico della ghiandola mammaria. La ginecomastia è un problema che colpisce soprattutto gli adolescenti e i ragazzi sotto i 30 anni, spesso affetti da disturbi ormonali, e gli adulti sopra i 60 anni che si sottopongono a terapie ormonali per il tumore alla prostata.