Siamo abituati a pensare che una malattia cardiaca porti inevitabilmente alla morte. Ancora di più se è presente dalla nascita. Le cardiopatie congenite si suddividono per la loro pericolosità da gravi a lievi e spesso si manifestano in età adulta e non sono pericolose per la salute. Basta conoscerle, controllarle e conviverci.
I lipidi non sono dannosi per la nostra salute. Ma l'alimentazione sbagliata, condizioni ereditarie e fattori di rischio associati possono portare ad un aumento del valore normale e non pericoloso di grassi nel sangue. Le dislipidemie sono condizioni che possono portare alla manifestazione di problemi cardiovascolari.
Conoscerne le cause e prevenirne le conseguenze dannose è la soluzione per non incorrere in infarti e malattie coronariche.
E' uno spettro silenzioso che si insinua nelle nostre vite e nella nostra salute: l'infarto fa paura a tutti perchè a dispetto delle cause più note è un male che può attaccare chiunque ed improvvisamente. Spesso se ne sottovalutano i sintomi e si trascura la prevenzione e questo è il nostro primo errore contro questo attacco al nostro cuore che può risultare fatale. Ma non tutte le cose che si dicono sull'infarto sono attendibili e spesso le informazioni importanti sono altre, facciamo chiarezza.
Alcune patologie hanno un elevato grado di familiarità, ciò vale a dire che, se in famiglia ci sono delle persone che ne soffrono o ne hanno sofferto, il rischio di ammalarsi aumenta. In questi casi è bene sottoporsi periodicamente a dei controlli anche se in assenza di sintomi.
Quali sono le patologie familiari?
L’olio extravergine d’oliva è la miglior medicina contro i problemi cardiovascolari e lo conferma una ricerca svolta all’Università di Cordoba in Spagna, secondo la quale i fenoli contenuti solo nell’olio d’oliva mantengono sano il cuore.
Mangiare è un piacere, un momento di condivisione, di chiacchiere, di socialità e festa ma è necessario fare attenzione alle nostre abitudini alimentari. Nella nostra quotidiana dieta si nasconde qualcosa che in quantità eccessive può risultare addirittura mortale.