L’Epatite D è un virus che infetta le cellule epatiche del fegato, ma per autoriprodursi e “invadere” il fegato ha bisogno del supporto di un altro virus, l’ HBV che è presente in soggetti affetti dall’Epatite B.
L’epatite A è un’infiammazione acuta del fegato che si manifesta quando si contrae il virus HAV. Il virsu HAV che causa l’epatite A è un piccolo agente virale di 27 nm di diametro con un periodo di incubazione di 15-50 giorni e che in Italia contagia circa 1500 persone l’anno.
In estate cosa si può desiderare di più di un bel bagno in mare o in piscina. Ma se come tutti gli anni di questi tempi si riapre la questione delle spiagge e dei mari puliti, la cosa vale soprattutto per le piscine, non sempre un esempio di igiene e pulizia. Anche in questi casi meglio prevenire che curare in seguito.
In virtù dell'importanza assunta dal fegato quando si ammala finisce per risentirne la salute in generale. Anche noi possiamo mettere a repentaglio l'attività epatica: fumando, bevendo alcol in modo esagerato, con l'uso di sostanze stupefacenti, abuso di farmaci e dieta scorretta. Ma ci sono anche virus e patologie che mettono a dura prova il nostro fegato.
Quando il sistema immunitario si ribella contro il fegato del suo stesso organismo siamo in presenza di una malattia autoimmune del fegato. Le tipiche malattie autoimmuni del fegato sono l’epatite autoimmune, la cirrosi biliare primitiva e la colangite sclerosante primaria. E come tutte le malattie autoimmuni non se ne conoscono le cause. Una cosa è certa: se c'è una malattia autoimmune dalle analisi del sangue risulta la presenza di autoanticorpi.
Il mondo occidentale si sentiva tranquillo e al sicuro di aver debellato completamente la Tubercolosi. Ma nuovi casi nel cuore dei paesi sviluppati riportano l'attenzione del mondo scientifico su questa malattia polmonare che se non affrontata con cura può portare alla morte. Sono diversi i casi conclamati in Italia e di fronte al nuovo fenomeno la ricerca non resta a guardare.