Questo regime alimentare rientra tra le diete ipolipidiche, cioè tra quelle diete che prevedono un ridotto apporto di grassi rispetto al normale. La teoria che è alla base di questo tipo di alimentazione è che i grassi aumentino i fattori di rischio di molte patologie e abbiano un apporto di 9Kcal per grammo, rispetto alle 4 assimilate attraverso carboidrati e proteine.
È una dieta per chi vuole perdere 4/5 chili molto velocemente, con l’ottica di un recupero meno veloce. Il cardine della dieta è colpire il metabolismo alle spalle (non con un sedano come dice Fiorello), sottoponendo l’organismo a cambiamenti continui di regime nella stessa settimana, in modo che la velocità metabolica non si riduca per le carenze continuative.
L’alimentazione mirata all’eliminazione dei cuscinetti è prevalentemente a base di frutta e verdura fresche e di stagione, proteine soprattutto vegetali (quindi legumi) e in dosi minori da pesce e carni bianche, pochi carboidrati semplici come pane, pasta e riso.
Questo tipo di regime non è eccessivamente restrittivo, non serve infatti ridurre estremamente le calorie per avere buoni risultati contro la pelle a buccia d’arancia. Diete troppo restrittive o squilibrate infatti, tendono molto spesso a ridurre più che la cellulite il grasso libero, rendendo più manifesta l’alterazione. Sicuramente una dieta ipocalorica da sola non può bastare a eliminare i cuscinetti, che si formano in caso di metabolismo ridotto e cattiva circolazione linfatica. Fondamentale quindi fare sport, all’aria aperta in ambienti ricchi di ossigeno.
Infatti uno studio ha rilevato che oltre il 20% delle reazioni allergiche alimentari è scatenato da allergeni nascosti. Questa esposizione agli allergeni può avvenire tramite contatto durante la preparazione di alimenti, con la condivisione di utensili e anche veicolata da un bacio.
Gli allergeni alimentari sono presenti anche in molti prodotti comuni, con i quali si può venire a contatto su base giornaliera. “Le persone spesso non si rendono conto che gli allergeni alimentari possono essere in agguato in articoli non-alimentari che possono scatenare gravi reazioni allergiche” dice Vandana Sheth, dietista nella zona di Los Angeles.
Arachidi, noci, latte, uova, pesce, crostacei, grano e soia sono identificati come gli 8 alimenti allergenici più noti, causa del 90% delle reazioni allergiche di origine alimentare.
I prodotti alimentari confezionati devono per leggere riportare sull’etichetta la presenza di questi elementi o di loro derivati; ma per quanto riguarda prodotti non alimentari?
Sperare per il meglio e il piano che vi condurrà nella direzione opposta! Per cui la prima cosa da mettere in valigia è una scorta di farmaci sufficiente per fronteggiare ogni evenienza.