La fototerapia. Se ne parla tanto, ma di cosa si tratta? La fototerapia è una tecnologia terapeutica che si basa sulla luce. Una cura di luce che può essere utile per molte patologie: ittero nei neonati, psoriasi, malattie dermatologiche, ecc. Di recente, si sta sperimentando l'impiego della fototerapia nella cura dei tumori, dopo l'intervento. L'autrice degli esperimenti, la Prof.ssa Nyokong ha ottenuto una delle borse L'Oreal-Unesco.
Il tumore alla prostata è quello che colpisce maggiormente gli uomini in Europa, è la seconda causa di morte per tumore nel sesso maschile. In due terzi dei casi, il tumore alla prostata colpisce dopo i 65 anni. La ricerca sta cercando soluzioni per vivere il più a lungo possibile una volta scoperta la malattia.
C'è molto di più dietro la notizia ironicamente triste della morte del premio nobel per la medicina 2011. Si chiamava Ralph Steinmam, biologo e immunologo canadese e ha ricevuto l'importante riconoscimento internazionale tre giorni dopo la sua morte. Ma perchè ha ricevuto comunque il premio Nobel? Qual è la sua fondamentale scoperta?
L'acido glicolico è una sostanza assai utilizzata nei trattamenti estetici per la cura del viso come della cura del corpo.
La crema a base di acido glicolico, dato il basso potere molecolare, ha un'ottima capacità di penetrare gli strati della pelle e favorirne l'esfoliazione.
Per questo il suo principio attivo è sfruttato anche per trattamenti mirati e profondi: ad esempio viene utilizzato per eseguire peeling sul viso in concentrazioni più o meno alte (fino al 50-70% in uso medico) e si rivela molto utile per attenuare i segni dell'acne, rinnovare l'epidermide e spianare le rughe, quando non addirittura i segni delle smagliature.
La crema all'acido glicolico contiene una concentrazione minore di sostanza, rispetto alla soluzione utilizzata in estetica, ma dà comunque buoni risultati.
Contro l'alopecia e la calvizie esistono trattamenti anticaduta di tipo cosmetico, come lozioni e shampoo, che possono essere usati sia dagli uomini che dalle donne che soffrono di alopecia areata o androgenetica, anche detta seborroica perché è spesso associata a un eccesso di sebo nel cuoio capelluto con conseguente forfora grassa.