Fino a poco tempo fa le donne che avevano avuto un rapporto non protetto e rischiavano di essere incinta potevano ricorrere solo alla pillola del giorno dopo che doveva essere assunta entro 72 ore dal rapporto. Ultimamente in commercio è possibile reperire anche una pillola contraccettiva d’emergenza che può essere assunta fino a 5 giorni dopo il rapporto sessuale.
Appena parliamo di contraccettivi subito la nostra mente pensa al profilattico e alla pillola anticoncezionale, ma questi sono solo alcuni dei tanti metodi che si possono utilizzare per evitare di restare incinta, come: la spirale, l’anello vaginale, il diaframma…
Alcune donne preferiscono, o per motivi di salute sono costrette, a non affidarsi ai metodi contraccettivi basati sulla somministrazione di farmaci e preferiscono ricorrere alla contraccezione naturale.
I Metodi contraccettivi naturali non richiedono l’assunzione di alcun farmaco perché si basano sul non avere rapporti sessuali nei periodi di maggiore fertilità femminile.
Superati i 50 anni di età, negli uomini la ghiandola prostatica tende ad ingrossarsi e a causa di questo aumento il canale urinario viene schiacciato causandone il mal funzionamento.
Come avevamo accennato nel primo dei nostri approfondimenti sulle terapie farmacologiche in vigore per ostacolare la replicazione del virus dell'Hiv esistono anche farmaci cosiddetti inibitori non nucleosidici della transcriptasi inversa. Rispetto ai farmaci nucleosidici e nucleotidici, i nuovi di cui parliamo sono da prescrivere con particolari accuratezze.
Le linee guida sull'impiego di farmaci antiretrovirali continuano a spingere per un trattamento sempre più precoce e continuativo, sia per la cura che per la prevenzione dell'infezione da Hiv. Il test di resistenza viene suggerito a tutti i pazienti prima di iniziare la terapia. Ma quali sono le terapie più diffuse?