Tempo fa avevamo scritto un articolo riguardo al famoso punto G del sesso femminile, spiegando il perché del suo nome e della sua scoperta, punto che secondo i ricercatori inglesi del King's College di Londra non esisterebbe. Il fatto che qualcuno creda che esista e che occorra stimolare il punto g è una bufala, dicevano i ricercatori, a seguito di un test su un largo campione di gemelle omozigote, col risultato che c'era chi diceva di averlo e chi no.
La sterilità maschile è un problema di cui molti italiani soffrono, spesso scoprendolo solo al momento del mancato concepimento con la partner: le coppie che hanno problemi ad avere figli sono in aumento, e nella metà dei casi si parla di un problema di sterilità maschile.
La ginnastica pelvica è un particolare tipo di ginnastica che interessa il pavimento pelvico, ovvero tutta la muscolatura pelvica. Utilizzata a scopo terapeutico in caso di problemi di incontinenza dopo la menopausa e persino per evitare o contrastare il prolasso uterino, la ginnastica pelvica in realtà è anche utile per combattere problemi sessuali sia di natura psicologica che fisica: come ansia da prestazione, abbassamento della libido, vaginismo, dispareunia e problemi erettili.
Il prolasso vaginale è un prolasso, ovvero una fuoriuscita di una parte anatomica dalla sua normale sede di collocazione, che in questo caso riguarda l'apparato sessuale femminile.
Sono gli inglesi a sfatare il mito per cui nel sesso delle donne esisterebbe un punto g, capace di conglobare l'apice del piacere femminile: tanto che in questi decenni, dopo che la scoperta degli anni Cinquanta tornò alla ribalta, numerosi studi hanno cercato di spiegare agli uomini dove e come trovare il punto g, la zona più erogena del corpo femminile a detta degli esperti.
Il varicocele è un disturbo tipico maschile (anche se esiste anche quello femminile, che causa dolore pelvico cronico) di tipo vascolare, situato all'altezza dei testicoli dell'uomo. I varicoceli sono infatti delle dilatazioni delle vene reflue del testicolo, che possono poi influenzare le vene spermatiche interne e che colpiscono in media da un uomo su dieci a uno su cinque, in particolare soggetti di giovane età (adolescenti o intorno ai vent'anni).